Il nuovo Satyricon
Mi presento ai miei Lettori:
grande artista del pennello,
con lo scritto impertinente
vi disegno nuove scene,
a riflettere vi induco.
Cinquant’anni nel Duemila,
stramberie ne ho fatte tante
e altrettante creazioni:
le sculture di cristallo
e gioielli e quadri e storie,
in cui tratto di erotismo,
piedi, sesso e movimento.
Ho dipinto le stagioni,
onde azzurre, foglie e fiori,
sogni, incubi, colori.
Alla fine del millennio,
quando vien l’Apocalisse
io rivelerò il mistero
della fine del buon gusto.
Troppe forme repellenti
L’esistenza hanno sfregiato:
l’uomo è un servo non cosciente
dell’obbrobrio che ha inventato.
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