Ti guardo da lontano
Ubriacato di dialetto
Diletto animo consolato dalle carte
D'antiche parole e versi bagnai le mie verità
Inappagato, digiuno, sgomito
Dell'amore ne custodisco il furore
Lo guardo... lo spoglio
E per un po' non ho più freddo
Amo il mio male
Il mio guardarmi... il mio guardarvi
Sgomito tra quest'acciaio... tra la plastica
Mi manchi, è semplice!
Mi manca la carne
Vivrei solo di me
Di silenzio e di spirito
Vivrei... ma amo il sangue
Consapevole d'esser bruciato vivo
E sbranato dalla mia immensità comica
Ti guardo da lontano
E cerco popoli morti
Mie radici sanguinanti
Carrette di saggezza.
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