Elogio al coraggio
Dietro un trespolo antico,
nella meraviglia ingenua
di un sorriso innocente,
il ricordo ritorna a giorni leggiadri.
Nel fresco mattino di Primavera,
una bambina segue il suo aquilone colorato,
non può impedire al vento di fermarsi
e corre lontano...
La gioia la conduce in luoghi sconosciuti
e la curiosità l'avvinghia alla vita, perdendo di vista il suo aquilone.
Non conosce il suo destino
ma nel buio di stanze fredde e sinistre,
trova il coraggio nel ricordo.
In una casa fantastica ma senza vita,
in un angolo solitario,
intravede il suo aquilone logoro e sbiadito.
Si siede sconsolata
e un gran senso di colpa l'assale:
lacrime trattenute da troppo tempo rigano le rosse gote
Un dolore forte e lancinante
trafigge il suo esile corpo,
si solleva a fatica,
vacilla,
ma ricomincia la sua sua folle corsa
senza fermarsi a pensare.
Si acquieta vicino ad un limpido torrente.
Tutto intorno è armonia luminosa,
e un vento capriccioso
sfiora il suo viso insolitamente pacato.
Il suo sguardo è rapito da una bambina
vestita di fiori e d'oro.
Nessuna parola,
nessun ripensamento,
si prendono per mano
e felici vanno incontro al domani.
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