Scritta da: Silvana Stremiz

Si spensero le stelle

Fu notte fonda.
Su di me
le gocce di te.

Si spensero
le stelle nel cielo,
sentii addosso il gelo.

Mai notte fu più lunga
L'anima gridò
la bocca non parlò.

Mi trasportasti
nelle viscere dell'inferno
strappandomi l'innocenza.

Tu mano amica,
uomo adulto, nemico
mano traditrice.

Gridai senza voce
Senti lacerarmi il cuore
Mi impedisti le parole.

Quanti sogni spezzati
Quanti principi trasformati.

Quanti notti pieno di incubi
sognando streghe e uomini neri.

Gridai aiuto nessuno senti
gridai mamma ma tutto tacque.

Scesero lacrime,
che nessuno asciugò.

Il silenzio consumò il tempo,
non il ricordo, non il dolore,
non la vergogna, neppure il tormento.

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    Info

    Scritta da: Silvana Stremiz
    Riferimento:
    La dedico a tutti quei disgraziati che abusano di bimbi, ragazzi e adolescenti. Strappando ad essi l'innocenza, trasformandola in un incubo. Questo nella speranza che possano comprendere quello che hanno fatto. È stata scritta in prima persona perché mi riusciva meglio.

    Commenti

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    1
    postato da , il
    Cara Silvana, queste sono parole vissute. Altrimenti non sentiresti quel gelo addosso non credi? No Silvana appartiene a te questo dolore non a terze persone.
    ciao Tony

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