Sono un disadattato, perché aborrisco il turpiloquio, soprattutto se praticato da una donna;
sono un disadattato, perché odio le fiction, così ben recitate e ricche di contenuti;
sono un disadattato, perché rispetto l’ora di un appuntamento;
sono un disadattato, perché credo nella politica, essendo questa, veramente credibile;
sono un disadattato, perché ancora mi commuove la sofferenza degli altri;
sono un disadattato, perché gioisco nel guardare un prato, soprattutto se abbellito, da montagne di immondizia;
sono un disadattato, perché ho nostalgia della morale, dell’eleganza e di quella che oggi chiamano ipocrisia, ma che una volta era educazione;
sono un disadattato, perché… no basta! potrei scrivere un libro!
Invece ammetto, che per quanto ci provi, non riesco proprio ad integrarmi, ad adeguarmi, o a cambiare, o a... dite pure come volete, ma sono fiducioso, perché per fortuna, sono molti quelli disposti ad aiutarmi, sono tutti quelli che incontro, tutti quelli che vedo, tutti quelli che vivono questa realtà, senza alcuna difficoltà di adattamento.
Grazie a loro!
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