La verità nascosta
Ho desiderato con frenesia
in questa fragile esistenza,
percepire lo spessore celato dalla caducità
del nostro divenire.
Ho cercato invano
nell'offuscata vita
di questa incoerente dovizia
una degna risposta
per dare un senso all'iniquità del destino.
Ho accettato senza esitazione
il dolore lacerante
scandito da un'etica
beffarda
artificiosa
mendace.
Ho urlato con nerbo
l'ingiustizia
conclamata
evidente
sottesa.
Ho trovato solo
confusione
malessere
indifferenza.
Ho ascoltato con dignità e rispetto
la triste melodia della solitudine.
Ho provato, confinata nell'eremo,
la terrificante sensazione
di dover affrontare
un orrendo e disumano mostro.
Ho scoperto
il luogo dove si trova: dentro di noi
ha tuonato il suo nome: paura
e mi ha seguita.
Ho bramato un luogo
dove confinarla: mi sono persa.
Ho ritrovato me stessa
solo quando
con il cuore
squarciato
agonizzante
ho raccolto con lenta maestria
i brandelli rimasti del mio coraggio
e mi sono voltata
per guardarla negli occhi
e sfidare
la sua furia invasiva
il suo svilente impeto.
Solo adesso riesco a intravederla
nelle gesta convulse e insensate di molti
perché ho scoperto la verità nascosta
nell'insana creatura:
siamo noi A crearla
siamo noi ad usarla
siamo noi A conferirle
quella diabolica potenza
che repetinamente
si avvinghia ossesssiva nell'anima
E per allonarla
la scagliamo
invano
con brutalità E cattiveria
contro chiunque osi passare
nel nostro castello di sabbia.
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