posti spettrali
Luoghi tristi
silenziosi
non che lo siano davvero
in quei posti si è consumato qualcosa di grande
che un oggi più non ha
Luoghi da dimenticare
Da cancellare dalla propria esistenza
Strade da non percorrere mai più.
Invece no!
Ho deciso che così non doveva essere
è il mio io che l'ha detto, ed io l'ho ascoltato
Perché lì, in quei posti, celato da qualche pianta o da qualche abitazione
Dai panni stesi da una donna sul balcone
(Nell'algido cuore di una donna)
Lì c'è il mio cuore
Disperato
Solitario
Fracassato dal dolore
Cerca di ritrovare chi tanto l'ha fatto palpitare
Chi tanto gli ha dato
Mi conduce là
Le mie gambe tremano
Le mie mani sono bagnate
La mia testa gira vorticosamente
Nessuno deve vedermi
Ma quel cuore, cazzo,
quel cuore batte troppo forte
incapace di soffocare un'emozione
i miei occhi hanno visto
la sua auto
il suo portone
la sua cassetta delle poste
le mie mani ora tremano
nell'imbucare una busta
piena di niente
di tutto
e di me stesso
il mio corpo fugge lontano
il mio cuore è ancora là
a palpitar d'amore
dentro me fuoco e fiamme mi devastano
mentre, solo, ripenso a ieri
a un niente
a un tutto
a una luce
al mio futuro che ho visto una ed una sola volta
che torna ora ad essere avvolto da una fitta nebbia.
Composta domenica 7 dicembre 2008
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