Palpebre
Raccolgo negli occhi ciò che ora non vedo e, anche a voler aprire il cuore, resto da solo con il niente.
Suffragio di palpebre intrise di pioggia, sanno di sale, sanno dolore, non fanno male ma fanno soffrire.
Io non apro il cuore, forse lo farò, mi aprirò al nuovo sole, quel sole che mai brucia e che saprà scaldare il mio gelido cuore.
Si, forse lo farò.
Composta lunedì 29 giugno 2009
dal libro "Tutti i giorni dimenticati" di Marco Giannetti
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