Ulisse
Come compatisco Ulisse, sulla spiaggia
dagli infiniti granelli dorati d'Ogigia,
quando in religioso silenzio sospirava
alla vista del sole che fuggiva dietro
l'estrema linea della terra conosciuta!
Come avrebbe voluto seguirlo lui,
appeso per un dei suoi mille raggi,
lasciandosi andare sopra i cieli d'Itaca
stringere a sé Penelope sempre fedele!
Solinga e silente me ne sto sulla scogliera
tra le macerie di questa città ormai morta,
anch'io come lui guardo l'orizzonte ed attendo
che pur per me arrivi finalmente Hermes,
l'alato messaggero, degli dei servitore,
per poter raggiungere la donna mia
che ancora toccar non ho potuto.
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