Lo schiaffo
Un silenzio attonito
spazza una distesa distrutta
anime impaurite a vagare
in una landa battuta.
Hanno appena sentito il tuono
che rimbomba
con il suo terrificante suono.
Lo sguardo accanto
per cercare gli assenti
e così iniziando
la conta dei presenti.
Molti respirano,
tanti sospirano,
chi si ritrova nudo e vivo
e chi si accascia
ferito e affranto
piegato alla falcidia.
Una pietosa gara
tra lacrime di dolore e
lacrime di gioia
che di gran lena
spande su tutti una gran pena.
Terra di nessuno
in cui estraneo perduto
si sente ognuno.
Ma ecco arrivare
uno stormo di angeli
che con le loro gesta
alleviano la paura e la protesta.
Il dolore degli uomini e
delle cose raccogliendo,
gli occhi si posano arrossendo.
Quanto è forte la Gaia sana,
ma ha solo un attimo di vittoria,
poi recede e si rintana.
Ora è il tempo dell'amore
che con il suo fare
copre ogni ferita e dolore.
Torneranno a brillare all'unisono
le città, le stradine, le campagne
e tutto sembrerà un sogno.
Solo le parole a ricordare
che un giorno Gaia
ci è venuta a trovare.
Composta mercoledì 8 aprile 2009
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