L'ultimo Riverbero
Gli ultimi riverberi proiettati sul soffitto
di un camino acceso ormai esanime e sconfitto.
Una parte del letto, ancora non usata,
dove vorresti ci fosse la persona ambita, la persona amata.
Il silenzio vive da re nella mia stanza
e solo un fievole crepitio come unica compagnia avanza.
Nella mia testa si affolla ogni minimo pensiero
e ormai da tempo seguono sempre l'ormai risolcato unico sentiero.
L'ultimo riverbero ormai è estinto
e vedo il freddo come disegnato in un dipinto.
Lo sento entrare nella pelle e nelle ossa,
lo so che per bloccarlo mi dovrei dare una scossa,
ma forse il mio desiderio è di morire
e non pensar più alla mia vita ne cercare su di essa una riscossa.
Sento la morte entrare e il mio vuoto riempire,
sarà orrenda gelida e imperfetta,
ma è l'unica che poi non mi farà mai più soffrire e mi darà retta.
Composta domenica 23 novembre 2008
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