Fuoco Fioco
Ora che ci penso non è poi così male
Asciugare impotente queste lacrime di sale.
Bianche, fini o grosse, non provocano dolore,
ti fanno riflettere, riaccendono l'ardore.
Il potere di sperare e di soffrire,
la paura di cadere e di annegare,
la certezza che sorridere è mentire,
il bisogno di ascoltare il mare.
Tutto è una grande finzione,
la realtà, ora, una futile invenzione.
I ricordi riaccendono il terrore
Ma sono finti anch'essi.
Non sono altro che un finto colore,
poveri fantasmi sbiaditi e dismessi.
Ma allora è tutto un gioco
e noi siamo le carte,
che alimentano sì un fuoco,
ma che resterà per sempre fioco.
Volevo essere acqua per dissetare e non per gelare,
volevo essere un masso per proteggere e non per rotolare.
Diventeremo guerrieri che straziano i nemici
e magari alla fine potremmo essere felici.
E solo allora organizzerò una festa,
piangendo e ridendo della mia finta quiete dopo la tempesta.
Composta sabato 7 novembre 2009
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