L'antidoto
Sei il vento e il sole su di me,
la tua sagoma mi accarezza silenziosa,
il velluto mi scivola tra le mani.
Eccoti, mago affascinante
porti l'acqua e il fuoco dentro te,
accendi il mio desiderio.
L'anello si deforma piano,
le risa della strega mi disturbano,
il profumo nella stanza aleggia.
Percepisco la sua gelosia,
taglia il filo che ci lega.
Vedo che ti allontani,
la tua ombra diventa minuscola,
resto illusa e impotente.
Il suo filtro ha funzionato
ma il mio sangue sarà l'antidoto.
Ora che il male non respira,
torni dentro me.
Il veleno diventa succo,
l'animale abbandona la sua preda
e la fata può concedersi all'amore.
Composta lunedì 9 novembre 2009
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