Ascolta!
Fermo ad ascoltare, annullo tutto ciò che sento e provo a vivere,
non muovo me stesso per un motivo ma resto fermo per provare a capire.
Come l'acqua che un tempo fu calma e piatta torna ad esserlo dopo che l'estraneo movimento l'ha scossa,
sento che il respiro si fa di nuovo vivo e il mio corpo manifesta la sua presenza.
Chiudo gli occhi e provo a liberarmi, il cerchio si allenta ma non mi lascia libero,
chiamo il tempo, chiamo la mia forza ma solo un incomprensibile sussuro come risposta.
Sempre più forte il mio respiro vuole essere ascoltato e comprendo come lontana sia la mia strada,
può un lampo di luce aprire il guscio che di buio si è riempito?
Anima e spirito vogliose di tenera amalgama tra lo spazio e il tempo rincorrono il disegno,
ciò che credono in loro celato. Credono e diffondono a chi reputano loro affine.
Consapevole che troppi strati si sono posati sulla purezza dei nostri animi il cuore si placa e rientra in se,
oggi è il domani di ieri pertanto oggi o domani poco importa l'importante è che si giunga.
Innocente e puro? Si lo sono ma non più di chi non sono io, ma ahimè troppo spesso ci si dimentica di esserlo.
La paura di essere fragili impedisce alla nostra essenza di ricordarsi che il fanciullo vive ancora.
La purezza è ambizione troppo grande per chi vanta esperienza di vita,
ma dobbiamo lasciar vivere il fanciullo che la vita ci ha condannato ad eliminare.
Gonfi gli occhi di pianto portano il messaggio del mio mondo, ascolta!
Composta giovedì 20 agosto 2009
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