Uomo del mio tempo
Cosa cerchi uomo del mio tempo,
avvolto di lucida seta, col tuo
cupido sguardo, tra il velo di
nebbia terrena, che appanna e
nasconde il raggio divino, la
luce, l'erba, la spiga.
Io vado per la mia strada, una
veste di foglie e di miseria e dove
camminano i miei passi, avverto
lieve un filo di paura pungere
la mia debole mente, che piano
s'abbandona all'angelo di pietra.
E non muove, non passa il gelido
abbraccio. La morsa tenace che il
tempo profonde è silente e pesante
è la croce dei giorni, che appresso si
porta l'inconscio, l'oscuro presago,
il fulmine, il tuono. Tutto, pare
cadere in triste abbandono. E tu
uomo del mio tempo, cerchi solo
il profitto, la gloria d'infame parola,
il piacere dei sensi, la guerra, il
potere. Ma la vita è oscurità, senza
l'umile fonte della preghiera e ogni
preghiera è vana se priva di fede
e la fede è trasparenza se manca
il credere e il credere è
illusione se manca amore.
E lavorare con amore, è un
vincolo, con gli altri e Dio.
Composta lunedì 16 novembre 2009
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