Dinanzi a te col mazzo in mano
Ora mi ritrovo dinanzi a te,
con che coraggio lo faccio
non ne ho alcuna idea.
Son qui sperando di ritrovare
una speranza per poter in futuro
la nostra storia riiniziare,
anche se dopo quel che accade
sembrerebbe soltanto una follia.
Intanto un petalo di biancospino
scorsi danzare nel aria che in terra cadde.
Ora mi ritrovo dinanzi a te con questo mazzo di fiori
stretto in pugno, mi accorsi che tu li iniziasti ad osservare.
Il tuo sguardo era gelido mi sembrò che le camelie rosa e rosse
si radrizzassero da quei due diamanti, quasi che stessero per gridare
ed ora si alzò anche una leggera brezza, ho comesso un sbaglio
presentarmi qui da te, la speranza si sta affievolendo e ne ho paura...
Nel fratempo la porta, le finestre sbattero violentamente per la brezza
che semper piu forte divenne e la luna piena si nascose tra le nuvole
nere che sembrano voler piangere e che son a forma di calendula.
Mi sa che anche lei inizio a non sopportare quel tuo gelido sguardo...
Ora mi ritrovo dinanzi a te ma ormai mene son pentito,
non ce bisogno di alcuna tua parola io so già di aver capito
allora mi volsi, mene andai e intrapresi un nuovo cammino
col mazzo in mano che il tuo sguardo ha fatto appassire,
finche anche il mio non si posò sulla terra poiché rimasi colpito
da quei due fiori che per poco calpestai! Un vilucchio, un ciclamino...
Non credo che io possa mai più dimenticare quello che nel
mio cuore, nella mia anima in questa notte ho sentito...
Composta martedì 17 novembre 2009
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