Ieri sera
La sera s'avanza
lenta, quando il sole
stanco si tuffa nell'oceano
lontano ad Ovest
in mille vapori fumanti.
Allora guardo la mia figura
riflessa nell'acqua,
i miei calzari
il mio mantello polveroso.
Tornando sui miei passi
lasciando il mare
il mio cuore trema
guardando una scritta
"Perché non sei qui stasera?"
E ti cerco per le strade
nei volti dei passanti.
Poggio la mano sorreggendomi,
il respiro mi manca,
chiudo gli occhi e...
vedo attraverso i tuoi.
Mani sollevano il capo,
pietose, ed il selciato tiepido
attraversa le mie ossa.
Chini i visi, lieve il bisbigliare.
Una mano accarezza
il mio volto rigato e stanco.
Cerco nella memoria.
Le Tue mani sfiorano lievi
i miei occhi tergendoli
allora... ti guardo
mentre una pace profonda mi prende,
m'invade.
La bocca arida sussurra
sei... tu...
ed una fresca rugiada
bagna le mie labbra
da tanto tempo inaridite
sei... tu...
mentre il respiro m'abbandona.
Composta domenica 10 febbraio 2008
dal libro "Il consigliere egiziano" di Alessio Fabretti
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