Lo scampolo
Il vento d'oriente
bacia la mia pelle accaldata,
mentre inspirando mi inebrio
di noce moscata e di cannella.
Mi soffermo ai bazar,
nel dedalo di strade strette:
vorrei tanto quell'abito,
- non è in vendita,
ha i colori variopinti
e finemente è ricamato -
sentirlo mio,
mentre scivola sul mio corpo
avvolgendone le curve.
Ora mi resta di lui
solo il rimpianto - persistente -
di non averlo avuto
e il ricordo dell'aroma dolciastro
delle spezie, che aderiva
come vernice a tempera
ai muri delle case in quelle vie.
Ne ho potuto solo accarezzare
- per poco, con la mano -
la morbida vellutuosità:
- uno scampolo di tessuto prezioso,
nascosto tra innumerevoli stracci di juta.
Composta domenica 29 novembre 2009
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