Non è amore, ciò che non brucia sulla pelle
con lacero ardore.
Il tormento si prende gioco di me;
mentre di te il pensiero abita i miei sogni,
Senza mai lasciar che la solitudine rechi sconforto.
Non so che cosa devo fare...
La mia strada è altrove dal posto
in cui il mio cuore vorrebbe dimorare.
Chiuse le porte,
dinnanzi le mie speranze
che, come lacrime,
sono pronte a lasciare i rimpianti riaffiori,
legati ad un solo passato,
che non potrà mai esser cancellato;
per sempre indelebile,
sarà scritto d'affettuose parentesi
ed emozioni eterne,
come il tempo in cui sono trascorse.
Eterno sarà il mio ricordo,
verso ciò che di più caro ho stretto
troppo poco fortemente
per evitare che sfuggisse,
quasi un lampo avesse inghiottito il mio cuore,
dandolo in pasto alla preannunciata tempesta.
Irreali risuonano i tuoni
e la mia anima grida la tua assenza.
Il segreto del mio amore, come uno scoglio,
sfida il mare,
cosciente che il tempo
porterà la sua forza alla resa,
ma se anche non avrà più spigoli per lottare,
resterà scoglio, per sempre
più duro dell'immenso mare.
Composta martedì 22 luglio 2008
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