Ad una vedova
Quei tuoi occhi così azzurri,
quei tuoi occhi lacrimevoli
quella luce persa nel vostro lungo addio,
fusa nel tuo lungo abito nero
che rimembra quei tempi felici
già andati e or tramutati in silenzio,
in dolore.
Quella tua luce tremula
Dal sapor di tramonto laconico
Acuita dalla tua ricurva schiena,
dal tuo andare trasandato, stanco.
E le tue mani scarne e sottili
Le tue braccia rigide e molli insieme
Come il tuo cuor or rigido or molle
Se il suo ricordo filtra... e penetra.
Guarda cosa ha fatto Morte,
ti ha rapita bambina e ti accompagna...
In quei tuoi occhi azzurri,
il ricordo di un amore,
dell'Amore.
Resta solo un ceruleo silenzio...
Che è la vita...
Composta martedì 13 ottobre 2009
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