Nel fondo, profondo
Anni delle anime innamorate, giungete!
Dove solo nella costellazione delle stelle si poteva decifrare il destino degli esseri ed orme di migliaia di sogni lieti determinavano una chiarezza tanto limpida al cospetto di Eros.
Rabbia, acqua e fuoco,
soffiavano tra i venti che accarezzavano le tundre irlandesi.
I monsoni d'Oriente bramavano il freddo nordico che spirava a dieci nodi.
Muore, moriva la normalità,
negli sguardi
Giungeva al suo compimento il peccato,
una volta incontrate le sue labbra.
Bellissimo inizio di contorto piacere,
strana, viscida la mente, che fingeva, ignorando il brivido.
Ogni momento ne comprendevo l'estro e la sua somoglianza al mio.
Subdolo il ritmo dell'ansia al movimento colorato dell'apprezzamento.
Una melodia scritta al tatto.
Nella forma di un cristallo alla prima luce di Marzo, non può esistere nulla.
Insiemi vuoti privi di uguali elementi: fiato, palpitante respiro, carne contratta.
Nel fondo, profondo, di un pianto di chi non sa ridere non ne esiste l'origine,
Nel fondo di un ricordo di chi non ha memoria non esiste una mente
Dietro la magia di chi non conosce incantesimi non esiste alcun mago.
Nel profondo più osuro dell'anima di chi è impazzito d'amore esiste un uomo mai amato.
Composta mercoledì 25 novembre 2009
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