Il Re del Mondo
Non conosco i tuoi occhi perché sono solo sguardi,
non conosco la tua bocca perché sono solo baci,
non conosco le tue mani perché in fondo sono fredde.
Rotola la vita e sembra quasi un paradiso,
ma nessuno si nasconde... e vorrei essere vivo.
Tante né ho viste tutte uguali nell'attesa,
di trovare una speranza mentre forte spinge il cuore.
Sono solo... come sempre... destino mio nemico...
Com'è fredda questa notte, crocette di prigione.
Io non parlo, io non grido, io non ascolto, io non penso,
sono un Baudelaire... cosa sente il mio respiro...
Odio poco, odio tanto, odio tutti, odio m...
Rotola la vita e sembra quasi un inferno,
ma tutti sono qua... e vorrei dormire come un parassita.
È dolce, è lieve, è unico ma non conviene,
non correte stanotte, non riesco a contare...
Quante sagome di luce sono cariche d'amore.
Vi prego quasi in coro, aiutate le mie vesti... vi prego...
Spengo.
Che silenzio questa sera, com'è duro il dolore del mio fare...
Fuoco e inferno senza carbone nel camino,
pachiderma di fortuna come falangi di sudore,
fumo, erba e forestieri per colline di stivali.
Vagina senza voglia di trovare il mio futuro...
Lenta scende sdrucciolevole malattia di bere le speranze,
nello schizzo di un piccolo bicchiere.
Siete quattro forestieri di un tormento ormai accerchiato,
perché linda di colore è la maglia di rossetto.
Sono solo le due... e due...
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