Rita Levi Montalcini: consacrata alla scienza
Ulisse mi incoraggiò ad inseguire la rotta,
in principio più che un laboratorio, il mio, era una grotta.
Nel clima di guerra e pessimismo dilagante,
il mio desiderio di esplorare luoghi ignoti appariva del tutto irrilevante.
Il fascino del sistema nervoso mi aveva, però, rapito
e al piacere di oltrepassare le "Colonne d'Ercole" non ho resistito.
La mia camera in laboratorio fu trasformata
e di ogni strumento indispensabile per il progetto venne dotata.
La scoperta di "quel fattore" ha cambiato la mia vita,
ma l'esplorazione degli orizzonti della scienza non è ancora finita.
Se le nostre menti si fossero fermate lì,
non saremmo arrivati alla costruzione dell'LHC.
Scienza e fede raggiungeranno la concordia secolare,
se si avranno come cardini i principi dell'etica e della morale.
Infatti scriveva Rabelais che, "la scienza,
è la rovina dell'anima senza coscienza".
Dico ai giovani: non abbiate paura, pensate al futuro che vi aspetta
Il cervello non va in pensione neanche dopo 100 anni passati in "vedetta".
L'augurio che faccio a tutta l'umanità
è comprendere che la scienza non può significare solo comodità
Ma deve portare soprattutto la verità
Che è pace, amore, altruismo, generosità.
Composta venerdì 10 luglio 2009
dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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