Scaduto o mancante è ogni altro sogno
Non urla di vento o di umani
o altro accidente possibile
aggirante per il vulnerabile corpo
mi fa veglio in questa notte
lunga e vivissima di ricordi.
Nel buio silenzio che regna
mi accerchiano e opprimono immagini,
si appressano e mi calpestano
fatti trascorsi come zoccoli di cavalli sfrenati,
nelle mia povera mente indifesa
transitano profili di volti indecifrati
or verginali or dilavati di ogni leggiadria
sorgivi di lampi or benigni or astiosi
si accampano poi sullo schermo vitreo
della finestra libera di tendaggi.
Che sobilla il cuore, che mi agita
e intorpidisce un me furioso
che mi fa infermo di quiete d'anima?
Oh i ricordi tristi e durevoli
i sentimenti di ieri, gli istupidimenti
di sogni che si assembrano
e come serpi si attorcigliano
fino a soffocarmi nell'incredibile.
Primeggia la tristezza che fu
e ritorna in questa oscurità, spirante
la odo e mi affatica, prende più forza
se un accenno è in me di allontanarla.
Via fantasmi, creature del passato
che allattate altri consanguinei
andate via! Sono stanco e voglio dormire:
cessi il vostro imperio e si colmi
di pace questo vuoto di assenze.
-Scaduto o mancante è ogni altro sogno-
così sbuca e recita l'informazione che espio
così mi dice l'insonnia ogni sera
se male assortito è il dosaggio
di ricordanze tristi e liete.
Composta martedì 1 dicembre 2009
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