L'amaro in bocca
Attonita e assorta
mi abbandono a insoliti esercizi
di taratura.
Potrò calcolare
quale il dolore più greve
quale il giogo più angusto?
Le parole irriverenti
o il buoi del silenzio,
arma tua affilatissima,
che contro me scagli
con volontà d'offesa?
I conteggi del cuore
fan difetto dell'acume
necessario alle stime,
i conti non tornano mai
c'è sempre una carenza
o un eccesso.
Preferisco l'eccesso,
posso incontrare
con chi spartir
quel che resta.
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