Scritta da: Manuel Costa

Il mio bagaglio

Ho un buon bagaglio adesso e non ne sento il peso.
Gioia e nostalgia,
e piccoli passi
lasciando orme come su neve fresca, chiare,
altre sul filo del mare, subito svanite.
Lunghe soste.
Poche parole, molte volte più di quelle che bastavano
e poche conoscenze, meno di quelle che avrei potuto ma cercate.
Incontri che cambiano la vita
e altri scivolati via come consigli non chiesti.
Sguardi rubati e gesti copiati.
Pioggia presa e pioggia resa
e quel sole voluto per dare un valore alla mia ombra.
Solitudine arrivata e mai capita
e poi quella cercata che salva.
Notti perpetue, poche, e risvegli inquieti a denti stretti.
Ho camminato con la sensazione di avere un seguito di persone
e ho camminato non potendo chiedere a nessuno dove.
Attimi di inaspettata semplicità
rotti da lacrime e sudore
che mi segnano il viso fino a capire che lacrime e sudore nascono dalla stessa fatica.
Ho un buon bagaglio adesso
e avrei ancora spazio per qualcosa ma ne sentirei il peso.
Ancora altra gioia e ancora altra nostalgia.
Ma le lascio volentieri.
Le lascio a chi verrà dopo di me.
Ho avuto abbastanza io,
una donna elegante e un tempo usato per cercare.
Vado, con quell'andare di paura di chi non sa dove va.
Leggero però di chi sa da dove parte.

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    Scritta da: Manuel Costa
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

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