Dentro i miei scrigni
Anguilleschi, fuggevoli, ebbene presenti nell'aria,
respiro i profumi di rosa e mughetto
che ostinatamente libri nel'ameno vento di primavera,
traboccanti dal tuo voluttuoso corpo,
dal tuo essere donna, candida e abile ammaliatrice,
per i sensi impetuosi di un uomo,
spiazzato dall'incanto di cotante flautate movenze,
che più gli occhi, catturati e prigionieri non discosto,
eccitato dal canto della tua sublime voce
che il vento conduce alle mie orecchie,
alzandosi dalla fertile terra in cielo...
ebbrezza al tatto delle tue mani affusolate,
che sincere riscaldano il cuore...
devastanti i miei pensieri, che ho paura di dire,
e che per il forte ardire tengo in me, dentro scrigni segreti...
la chiave è tua, se la vuoi,
ma non arretrare quando li aprirai, t'avverto,
non fuggire,
quando la luce t'abbaglierà più dell'oro.
Composta domenica 13 dicembre 2009
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