Barlumi di te
Quante volte ho desiderato parlarti,
lì cupo in quel mio sguardo sognante
restavo muto, fotografando un istante,
che privo di senno, di certo sbagliato,
creavo per me ed il mio cuore malato.
Quante volte la rabbia mi destava repentina,
strappandomi la notte per quella triste mattina,
ed io lì a lottare, fiero, risoluto,
credendo esistesse un perché a quel ritratto muto...
Quante volte ho perduto la voglia, la fede, la speranza
di continuare a volare, ma senza coraggio, in quella misera stanza...
Viaggi, Viaggi e ancora viaggi mentali,
giravo il mondo ad occhi chiusi per portarti da me,
monti, pianure e soprattutto mari solcavo in quel buio per giungere a te.
Ma poi l'incanto svanisce sempre e ritorno dal viaggio
e credimi non c'è niente di peggio;
e allora da sveglio tutto è scontato, effimero, banale
e tocca sintonizzare la vita su un altro canale;
ma tu non sai in quei viaggi quanto sembravi reale,
sai c'ho creduto,
anche se solo un frangente, se solo un minuto;
e allora sai che farò? Ci crederò di più
e nel prossimo sogno, tanto è tutto mio
con rinnovata fede nel mio Dio,
proverò a baciarti e come ghost, chissà, magari a toccarti;
perché esiste, lo so, un singolo caso, sì privo di senno
e solo le fiabe lo sanno...
in cui un desiderio espresso con spirito puro,
magari prescelto se il fato vorrà...
faccia sì che un sogno pensato all'oscuro,
si riempia di luce e diventi realtà...
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