Normalità
Radice di genziana che cresce nel vuoto delle mie pareti,
stanze misteriose che celano la verità,
piani infiniti con scale tortuose,
immagini confuse e messaggi ingannevoli.
Cerco nella convinzione di trovare ma consapevole della mia inconsapevolezza.
Salgo e ridiscendo tra le vie del vero e del falso,
studio ciò che incontro incontrando ciò che studio,
ciò che ora è chiaro, domani o tra un minuto sarà il dilemma.
Avanti nelle convinzioni dei padri incapaci di dimostrare il sentimento,
ma convinti che esista l'epifisi della vita?
Perdimento e sconforto si alternano a sicurezza ed euforia,
che debba rientrare nel canone imposto? Forse... ma non riesco, non voglio!
La corsa diventa passo, il passo ritorna corsa... oggi giusto, domani sbagliato.
Confusione, ancora, sibila come gas, mi assorbe, mi riporta sui binari dei nostri padri
mi accarezza il volto e sussurra comprensione. Tieni duro!
Folle no, non lo sono, ma posso diventarlo se non accetto... la normalità!
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