Bianco sta
Sopra un mucchio di tegole
in un tiepido pomeriggio,
Bianco sta.
Guarda lontano, oltre il muro,
un cielo azzurro così azzurro
che ci puoi scrivere dentro,
ci puoi trovare baci arruffati,
ci puoi vedere un viso di bimba
che corre di sabato pomeriggio
su campi di grano intrecciati,
se ti sporgi dal muro ci vedi un balcone di viole,
un rossastro gattone che attraversa la strada,
e dopo, briciole di merendine, bambini.
Bianco si volta e guarda lontano,
arriccia la coda, un ragno fa capolino,
sente la brezza, la sera,
la luna è arruffata dentro quel cielo, è velata.
Sotto quel muro un po' di facciata
si sente un fischio,
un pallone che vola,
un treno che passa indistinto, lontano.
Si sente una voce dentro la casa,
si sente qualcuno che batte la porta.
Bianco ritorna.
Composta giovedì 10 settembre 2009
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