Chi sono oltre quell'orizzonte
fatto di responsabilità, di doveri
che una società amorale ha reso severi?
Oltre questa strada: quel monte.
Che si staglia così nero
contro questo cielo blu notte;
il fumo della sigaretta sale
sulla sua figura così non meno scura.
Non ho voglia di consumarmi
nella scalata. Pur avendo il desiderio
della conquista della cima; ami.
E amo troppo per corrompere l'animo mio.
Quindi resto, su questa strada
che conosco. Chiamatemi vigliacco.
Perché ho il coraggio di accettare
la paura di perder me stesso.
E sotto le stelle, più alte di quel monte,
ormai forse sono l'unico che aspetta: desideroso.
Composta nel dicembre 2009
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