Alla stazione
Ho guardato la tua pelle scura ed i tuoi occhi neri.
Ho visto il tuo sguardo perdersi in chissà quali pensieri.
Eri lì, seduto su una panchina che non era la tua,
di una città che non ti apparteneva,
in un Paese lontano.
I tuoi occhi forse cercavano il mare o le braccia di tua moglie,
ma incrociavano solo sguardi indifferenti che tu non guardavi.
Eri lì, seduto su quella panchina perché non potevi essere altrove.
E allora ti stringevi un po' di più nel giubbotto per riscaldare il cuore.
Un treno prima o poi sarebbe arrivato
e tu lo avresti preso per scendere in un'altra stazione che non era la tua,
di una città che non ti apparteneva, in un Paese lontano.
Ma i pensieri, i progetti, le illusioni, le speranze, i sogni,
la forza e la volontà per realizzarli... quelli sì che ti appartenevano.
E potevi portarli dovunque.
Nessun luogo te li avrebbe tolti.
dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti