Scritta da: Salvatore Riggio

Poesia

Ho il cuore lacerato e le mani ferite
e col loro sangue che scrivo
i miei versi, le mie poesie.
La stilo la faccio scorrere sulla carta che sa di nuovo,
intingendolo in quella pozzanghera che si è formata col mio dolore.
Ed ad ogni parola cerco di donare
mille sfumature di emozione e le do colore.
E se alcun brivido all'anima di chi legge riuscirò a suscitare,
se alcun sobbalzo riuscissi a provocare al cuore di quel lettore,
allora questo foglio apparirà di tonalità grigiastra
gli scivolerà via dalle mani, tra le dita
e il vento lo scaraventerà fuori dalla finestra.
Stracciandolo con le sue raffiche in mille pezzi
di cui la pioggia e il tempo non avranno pietà.
Diventerebbe un foglio come un altro di cui nessuno si ricorderà.
Composta martedì 5 gennaio 2010

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    Scritta da: Salvatore Riggio

    Commenti

    4
    postato da , il
    anke se il foglio dovesse scivolare dalle mani i tuoi versi sarebbero gia' impressi nella mente e nel cuore...è Bellissima
    3
    postato da , il
    molto bella davvero
    2
    postato da , il
    Prendono vita, i fogli ricamati da emozioni vere, e si distinguono sempre dai pezzi di carta sui quali scivolano via le parole vuote.
    Non temere, Salvatore...
    Un abbraccio
    1
    postato da , il
    anke se e triste questa e l unica pessimista ke mi piace...simile a come mi sento io a volte...bella curu ma perke il 5 gennaio??ke e successo quel giorno???? tv un mondo di bene

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