Come me, tempo fa, questo cagnolino (=cagnettu) - era tutto uno scherzare (=frasca) ed un saltellare (=sätettin) - e sempre tu vedevi (=vegghevi) il suo codino (=cuin) - al vento teso (=drïtu), bianco piumino (=ciumassettu). Ora (=aüa), povero (=poviu) compagno, mia bestiolina, - ha perso della gioventù tanta effervescenza (=frixettu) – non più dell'amore cerca il finocchietto (=fenuggettu) - e dorme, e dorme dentro un cestino. Anche io mi sono fatto bestia stanca - ho perso i nastri e i pizzi dei vent'anni - e la capigliatura (=succa) è diventata tutta bianca. E solo un ricordo sono i miei bei ricci, - che il cuore, qualche volta, nella sua tristezza ricorda - povero cuore senza luce di capricci.
Commenti