Scritta da: Agostino Aldrigo
in Poesie (Poesie personali)
Il cielo
Interrompo la mia pensosità tortuosa
alzando gli occhi al cielo:
quella visione è respiro per il mio pensiero
quella vasta profondità fa svanire le mie cure
quel celeste è più sereno di ogni nostro pensare
quel rosa più delicato di ogni nostro sentire
la sua luce fa impallidire i nostri grigiastri contorti giudizi,
i nostri gretti calcoli viola e verdastri diventano ridicoli
sprofondati nell'impassibile alta nobiltà del suo azzurro
la nostra piccolezza si rivela troppo infima
alla trama infinita del gioco delle nuvole
che dall'alto sorridono al nostro terrestre greve progredire.
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