Poesie inserite da Alido Ramacciani

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Scritta da: Alido Ramacciani

Voglio essere come te

Vuoi giocare con il mio tablet
la mamma mi sgrida
se io ti do il mio tablet
non capisco perché la mamma mi sgrida
io non lo voglio
ti prego dammi il tuo fucile
voglio giocare alla guerra
mamma dice che non devo fare la guerra
io non voglio fare la guerra
io voglio solo giocare
dammi il fucile; io non ho un fucile
la mamma dice
non mi devo sporcare
la tua mamma che dice
hai le scarpe coperte di fango
la mia mamma non vuole
che io giochi con te
tu corri sopra le pietre
se cadi fanno male le pietre
io non capisco la mamma
perché ha paura che io mi faccio male
lo vedi io non sto male
io voglio cadere sulle pietre
voglio vedere il mio sangue
ti piace vedere il mio sangue
io non ho mai visto il mio sangue
tu hai mai visto il tuo sangue
la mamma
non vuole che io stia male
facciamo una corsa
ti prego corri con me
tu sei troppo veloce
fermati sento un dolore nel petto
aiutami fammi rialzare
ti prego chiama la mamma
ma non dirgli che io sto male
non dirgli che io sono caduto
io voglio ancora giocare con te
domani aspettami
porta il fucile ma non corriamo
tu sei troppo veloce per me.
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    Scritta da: Alido Ramacciani

    Tu Mamma

    Sono arrivato perché mi hai voluto tu
    vivo perché ci se tu
    tu mi hai insegnato a camminare
    la mia strada l'hai costruita tu
    rido perché ci sei tu
    sono felice perché ci sei tu
    amo perché ci sei tu
    godo dei miei sogni perché ci sei tu
    il mio arcobaleno l'hai colorato tu
    tu mi hai insegnato a volare
    il mio paracadute sei tu
    tu hai curato le mie ferite
    tu sei partecipe delle mie libertà
    tu mi hai difeso dalle mie sofferenze
    tu mi hai regalato le tue virtù
    nel buio mi sono perso
    non sono riuscito a proteggerti dal tuo dolore
    ne sono stato partecipe
    ma non ne ero pronto
    mi ha travolto senza speranza
    perdonami
    non ho saputo guidarti
    sulla strada che mi avevi costruito tu
    piango perché non ci sei più tu.
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      Scritta da: Alido Ramacciani

      Amore Dolore

      Dolore, non chiedermi perché
      perché, o per cosa
      non ti sento
      gela la tua voce
      non venire, non chiamarmi
      io non salirò
      cos'è il dolore
      forse io lo so
      la testa vuota, senza prospettive
      il pensiero su qualcosa che non mi appartiene

      uomo rassegnati
      non l'hai costruito tu
      non avere l'arroganza
      di sentirtene partecipe,
      lasciati la dignità, non inseguire i fantasmi,
      quel'amore, che tanto hai aspettato
      qualcuno te lo ha rubato
      non sentirti senza colpe
      tu non sei perfetto
      un giorno l'hai fatto anche tu
      anche se la tua porta
      era piena di luce
      anche di notte senza luna,
      non tutti amano la luna
      lei nasconde,
      il sudore bacia il sole
      non pensare sia una soluzione
      al dolore non c'è soluzione
      non umiliarti
      non sarà la tua salvezza
      quel viso sorridente illuminato
      non ti appartiene
      non lo potrai mai comprare
      non ci sono prestiti per questo
      ti può solo essere regalato
      non è questo
      non è quello
      noi siamo così
      tu non sei diverso
      i tuoi occhi sono solo occhi
      se non comunicano con il cuore
      ci sono tanti modi per soffrire
      ma non è giusto farlo
      per avere qualcosa che non avrai mai
      l'amore non lo puoi comprare
      è un regalo
      per te non è Natale
      l'albero ce l'hai, ma la suo ombra
      ti toglierà la luce
      stacca quella spina
      o avrai un corto circuito,
      il sovraccarico, è un suicidio
      piano piano morirai
      sarà il tuo modo
      la tua illusione.
      Della tua libertà,
      non ne sarai mai padrone,
      è un regalo che nessuno ti farà,
      lasciati vivere
      qualcuno si accorgerà dite
      quando sarai incatenato
      ad un'agonia irreversibile
      forze,
      o forse no,
      ma il dolore non ti farà sconti.
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        Scritta da: Alido Ramacciani

        Carcere

        File di cancelli stridenti
        un labirinto di crac
        si perdeva il filo di Arianna
        si perdeva il filo delle vite
        storie non storie
        impossibilità perdita di controllo
        realtà, menzogna, confusione
        brandelli di dolore
        punizione, follia della pena
        l'uomo solo, cella liscia
        suicidio omicidio
        stagnava nell'aria
        sangue e botte
        ascoltavo "tenebre"
        qualcosa che ci apparteneva
        nati male
        nati lontano
        nati nelle cosche
        le mura, le sbarre
        l'uomo blindato
        conteneva il lato oscuro della mente
        nelle punte, sfioravo quelle realtà
        un rapido sguardo
        prescrizioni
        è ciò che posso
        quasi ti scusavi
        se potete
        fugate con la mente il carcere
        protetta non protetta varcavi i cancelli
        chiusa in un lieve dolore
        stavi al gioco
        le grate non permettevano
        carcere
        per caso ci incontrasti
        lo sguardo dell'amore della gioventù
        lacrime di pioggia
        non potevi dirgli che soffrivi
        lacrime di tenerezza
        poteva darti solo una breve luce
        era dell'altra
        e il tuo cavaliere era del vento
        solo aria tra le mani
        carcere
        lacrime di resistenza che non piangevi
        tutto procede anche nel carcere
        un altro giro di danza
        un altro reclamavi
        prima che sia tardi.
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          Scritta da: Alido Ramacciani

          A mio figlio

          L'orgoglio è quel sentimento che può rendere immortali,
          ripagarti delle amarezze di tanti giorni,
          a volte sprecati per costruirlo.

          Non avendo mai avuto timore di sbagliare,
          accettando che gli errori fanno parte della vita.
          Rischiando a volte di non farcela,
          ripartendo sempre, cercando di ignorare
          i momenti di paura e di sconforto.

          Credi in te, semina concima, innaffia, proteggi
          dal gelo.
          Anche se in ritardo la pianta nascerà ed i suoi
          frutti saranno bellissimi e di una dolcezza inebriante.
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            Scritta da: Alido Ramacciani

            Celeste

            Hai il viso di tua madre,
            nei tuoi occhi la mia malinconia,
            nella testa fantasmi immobili.
            Tutti quelli che ti amano soffrono dei tuoi silenzi,
            sperando, che ogni giorno sia quello giusto.
            Scacciare la tua solitudine,
            iniziare di nuovo la tua vita,
            godendo di tutto quello che ti sta intorno.
            Essere forte, entrare in questo schifo di mondo,
            prendere da lui le poche cose belle;
            le nuvole, la pioggia, la neve,
            i fiumi le montagne, il vento il mare,
            i fiori, il tramonto, l'aria che respiri,
            l'aurora, il sole che brilla su tutto
            e illumina il tuo sorriso.
            L'amore che ti spetta dalle persone care.
            Il rumore del silenzio e della gente che deve andare.
            Sei la bambina più bella che un pittore possa disegnare.
            Con le tue gambe lunghe corri come una gazzella,
            . Ed è meraviglioso starti a guardare,
            anche se a volte non sai dove andare.
            Vederti dormire scalda il cuore,
            e fa dimenticare il tuo male.
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              Scritta da: Alido Ramacciani
              Una notte d'amore,
              emozione incontrare il tuo cuore,
              il tempo non passa mai,
              penso alla gioia che mi darai.
              Ninna nanna
              una notte serena tranquilla,
              sogno, no! Il telefono squilla,
              mio figlio mi parla, è emozionato,
              tre parole, "sebastiano è nato".
              Ninna nanna
              il mio letto, la mia casa mi girano intorno,
              il tempo non passa, non si fa mai giorno,
              arriva la luce, corro: vedo una donna,
              mi sorride felice la tua mamma.
              Ninna nanna
              un piccolo nido, senza piume, tutto di vetro,
              sei troppo lontano appena ti vedo,
              la mamma ti porta al seno teneramente,
              mi sei più vicino vedo il tuo viso finalmente.
              Ninna nanna
              muovi le alucce come un uccellino,
              vorresti volare, ma sei troppo piccino,
              tanti camici bianchi ti girano intorno,
              coccolandoti; la notte e tutto il giorno.
              Ninna nanna
              saluti gli altri bambini e con mamma e papà,
              felici, prendete la strada che a casa ti porterà.
              Arrivi, sei stanco e vorresti dormire,
              ma siamo in tanti a volerti salutare.
              Ninna nanna
              finalmente ho il privilegio di prenderti in braccio,
              ma baciarti accarezzarti, non ne ho il coraggio.
              Quanto sei bello tutto abbronzato,
              il tuo corpicino profuma di cioccolato.
              Ninna nanna
              dolcemente ti adagio nel tuo lettino,
              i miei occhi bagnati sul tuo bel visino,
              improvviso arriva il tuo pianto,
              come musica rompe il silenzio.
              Ninna nanna
              io già sento, nella mia la tua mano,
              spero che insieme, complici, andremo lontano,
              io ho bisogno di te, del tuo affetto,
              non sono papà, con me non devi esser perfetto.
              Ninna nanna
              non temere, io non sarò mai il tuo educatore,
              voglio solo giocare con te, essere il tuo "viziatore",
              con il tuo papà ho giocato poco e me ne pento,
              a te dedicherò tanto del mio tempo.
              Ninna nanna
              correremo insieme a celeste, la tua piccola zia,
              ma non dovrai essere triste per la sua malattia,
              troveremo il modo, per esser felici e insieme giocare,
              spero, che anche lei un giorno ti possa amare.
              Ninna nanna
              la vita mi ha tolto tanto, con troppo dolore,
              ora ho te, tu sarai in parte il mio salvatore,
              tu crescerai, diventerai un uomo, spero di esser con te,
              quando io non ci sarò più, tienimi nel tuo cuore: (ricordati di me ).
              Ninna nanna
              con tutto il mio affetto, nonno.
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