Scritta da: Andrea Spartà
in Poesie (Poesie personali)
Parola di Robot...
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi sono nato... o forse sarebbe meglio dire che oggi sono stato creato...
il mio corpo è principalmente umano... ma solo quello...
il mio cervello, i miei sensi, il mio cuore...
sono meccanici... frutto di una tecnologia avanzata, forse anche troppo...
qualcuno ha inserito nella mia memoria anche il motivo per cui sono qui...
"Vivere"... non devo davvero fare altro? Sembra facile...
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho sentito la musica... ed ho capito cos'è...
anche se il mio corpo non può provare sentimenti...
ascoltando qualche canzone ho sentito quello che voi umani chiamate "brivido".
Non ho ben capito a cosa serve, ma è stato piacevole...
forse...
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho conosciuto nuove persone... ed ho capito che tante cose non vanno...
voi umani siete strani... folli, completamente folli...
non seguite nessun schema, non avete regole...
siete costantemente preda di quelle che chiamate "emozioni"...
da loro vi fate guidare, da loro vi fate distruggere...
davvero non capisco... non capisco come si faccia ad essere così inferiori...
sarebbe meglio che diventaste tutti robot...
senza dubbio questo diventerebbe un mondo migliore...
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho letto un libro... è stata una splendida esperienza...
la mia banca dati si è arricchita di nuove informazioni...
la mia mente elettronica ha viaggiato senza redini...
i miei occhi di vetro hanno vacillato ogni tanto...
ma non chiedetemi il perché... non saprei cosa rispondervi...
Credo da oggi leggerò almeno un libro al giorno...
non capisco come alcuni di voi umani riescano a resistere...
una simile attrattiva di informazioni... un simile divertimento...
ogni libro è una nuova vita che si aggiunge alla propria...
è un modo per non morire mai...
io della morte non mi preoccupo, essendo un robot...
ma voi... fragili creature...
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho visto un umano morire...
stavo tranquillamente passeggiando per la strada, era buio fuori...
stavo leggendo un libro mentre camminavo...
e ad un tratto ho sentito un forte rumore di gomme che stridevano...
c'era un altro uomo davanti a me...
camminavamo su delle strisce bianche disegnate a terra...
poi ad un tratto quell'uomo è sparito...
la macchina che l'ha presa in pieno ha colpito di striscio anche me...
gli ho spaccato lo specchietto senza accorgermene...
poi l'uomo di prima è riapparso a terra, coperto di sangue...
mentre la macchina spariva a tutta velocità...
mi sono chinato su di lui mentre tutta la gente intorno si riuniva...
sentivo le loro voci... le loro chiacchiere... i loro sospiri...
erano tutti preoccupati a parlare tra di loro o a chiamare coi cellulari...
nessuno di loro si è avvicinato per provare a salvarlo...
hanno preferito aspettare i medici che avevano chiamato...
Sono rimasto lì ad osservare quell'uomo per un po'...
ho visto i suoi occhi spalancati spegnersi lentamente...
ho visto il suo sangue coagularsi sull'asfalto...
ho visto la sua vita scivolare via...
ho sentito il battito del suo cuore... lento... sempre più lento...
dopo qualche minuto non l'ho sentito più...
non so perché, ma non è stato piacevole...
l'ho scavalcato e ho ripreso a leggere il mio libro...
Avevo proprio ragione... voi umani siete così fragili...
basta così poco per togliervi tutto...
basta così poco per darvi tutto...
basta così poco per capire quanto, costantemente, sbagliate...
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho trovato nella mia memoria una nuova parola...
"Amare"... sarà questo il mio nuovo compito...
ho iniziato a studiare la terminologia di questa parola...
lo scopo principale è quello di trovare un essere di sesso opposto...
e con esso passare il resto della propria vita...
o almeno provarci...
Neanche questo sembra difficile... basta analizzare il soggetto in questione.
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho trovato un soggetto interessante a cui rivolgere il mio "amore"...
ho dovuto cercare per diversi mesi ma alla fine ce l'ho fatta...
durante tutto questo tempo ho analizzato l'universo femminile...
ho selezionato tutto ciò che è necessario per provare "amore"...
È stato semplice...
è bastato analizzare per primo il mio corpo umano...
in esso ho trovato le mie caratteristiche, ciò che mi piace...
poi ho mescolato tutto ciò di cui avevo bisogno con ciò che mi piaceva...
il risultato è stato una piccola scheda sommaria e generale...
in essa ho racchiuso tutte le caratteristiche necessarie per "amare"...
il resto, seppur abbia richiesto diverso tempo, è stato relativamente facile.
Ho conosciuto, giornalmente, diverse persone...
di ognuna di esse ho registrato i comportamenti e le qualità...
mettendole a confronto con le mie per riscontrare somiglianze...
Nessuna, prima di oggi, aveva raggiunto la percentuale che ho posto...
la percentuale per poter essere amati...
ma lei, lei ce l'ha fatta... lei mi ha stupito...
ho sentito un lieve fremito ai circuiti quando mi sono accorto di lei...
è stato come se l'avessi conosciuta da sempre ma non l'avessi vista mai...
ho sentito che poteva diventare quella giusta...
che poteva essere lei...
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho scoperto che anche i robot possono sbagliare...
tuttavia ho riscontrato anche che non è stata interamente colpa mia...
ho analizzato il soggetto trovato e approvato per "amare"...
ho realizzato ciò che la mia analisi aveva segnalato come "bello"...
qualcuno mi ha detto che avevo esagerato... ma perché?
Non è forse questo lo scopo di "amare"?
Non è rendere felice chi decidi di "amare"?
Non è fare tutto quello che è nelle tue capacità per stare con lei?
Forse ormai gli umani sono scesi così profondamente nella loro "normalità"...
che non riconoscono più chi, tra loro, è "diverso"...
deridono come "pazzo" chi cerca di distinguersi...
indicano come "folle" chi fa qualcosa che altri non hanno il coraggio di fare.
Il risultato, tuttavia, non è stato positivo per me.
Il soggetto scelto per "amare" ha rifiutato il mio "amore"...
non ho bene identificato il motivo di tale decisione...
in ogni mio gesto e azione ho riscontrato solo aspetti positivi...
tuttavia, evidentemente, ho commesso un errore di calcolo...
il cuore di voi esseri umani è superiore alla mente...
riesce ad offuscarla, e così facendo non vi permette di scegliere lucidamente.
È stato questo il mio errore... non ho calcolato la vostra stupida umanità...
Il soggetto in questione si è rivolto a me con frasi di perdono...
ha detto che tutto ciò che avevo fatto era stato stupendo...
che nessuno aveva mai fatto quel che io avevo avuto il coraggio di fare...
che ha ammirato la mia capacità di distinguermi...
che mi reputa speciale... diverso dagli altri...
esattamente tutto ciò che avevo già stabilito nei miei dati... successo pieno.
Infine però ha aggiunto che, nonostante tutto, non poteva stare con me...
il suo "amore" era rivolto in un'altra direzione...
una direzione che, a sua volta, non era corrisposta...
Si è scusata con me... almeno un milione di volte...
continuando a dire che era colpa sua... che non poteva farci nulla...
sentivo il sentimento che voi chiamate "pietà" sgorgare dalle sue parole...
continuavo a non capire... perché mi guardava in quel modo?
Sembrava quasi fossi affetto da una malattia incurabile e letale...
era come se stessi per morire e lei non poteva far nulla per aiutarmi...
le ho detto di smetterla, che non era successo niente di assurdo...
avevo solo fatto un errore nella mia ricerca... in fondo, può succedere no?
Cosa c'era da scusarsi così tanto? Non mi aveva mica fatto del male...
tutte le mie funzionalità erano perfettamente attive e senza problemi...
tutti i miei sensori erano pronti per ricominciare la ricerca...
non c'era nient'altro che lei potesse fare per me... e allora perché?
Perché era ancora lì? A fissarmi in quel modo?
Ho faticato, giuro, per accettare questi nuovi dati nella mia memoria...
è incredibile come qualcosa che non esiste possa opporsi alla felicità...
è assurdo come il cuore di voi umani preferisca la sofferenza...
è ridicolo come la vostra mente obbedisca al cuore senza obiettare...
neanche di fronte all'evidenza... neanche di fronte alla verità...
come si può preferire di restare a soffrire in una solitudine scelta...
piuttosto che ricevere "amore" e felicità da qualcuno che te lo offre?
È davvero così potente e folle questo vostro... cuore?
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho trovato un nuovo soggetto per "amare"...
era passato tanto tempo dall'ultima volta...
e quasi avevo dimenticato il piacere di quel "brivido"...
che, tra l'altro ho notato, questa volta è stato pure più intenso...
chissà perché...
il motivo è forse da riscontrarsi nel fatto delle statistiche...
stavolta sono altissime... quasi perfette...
Ho preso contatto con il soggetto e non ha deluso le mie aspettative...
stavolta sono sicuro che la ricerca è conclusa...
sarà lei l'essere che dovrò "amare" per sempre...
anche se, ad essere sincero, ho qualche perplessità su di me...
quando sono con lei mi sento diverso...
più insicuro... meno presente...
è come se tutti i miei sensori si focalizzassero su di lei...
tralasciando il resto del mondo...
a volte s'inceppano persino i comandi che la mia mente elettronica invia...
come se questo corpo umano tentasse di ribellarsi alla superiorità mentale...
eppure non riscontro nessuna anomalia nel sistema...
ho controllato più volte ed è tutto apposto...
continuo a non capire...
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho capito che probabilmente non potrò "amare" mai più...
e non sono neanche sicuro se quello che ho provato fosse realmente "amore"...
l'unica cosa che so è che fa soffrire...
a me, personalmente, mi ha molto degradato...
La mia ultima ricerca non aveva fallito...
il soggetto individuato aveva risposto positivamente a tutte le analisi...
ed infine aveva accettato il mio "amore" ricambiandomi col suo...
È stata la sensazione più bella che ho provato in vita mia...
ma sono passati i giorni... sono passati i mesi...
sinceramente, e di ciò mi vergogno, ho perso il conto del tempo effettivo...
quando stavo con lei la mia intera banca dati impazziva...
non sono neanche sicuro che i ricordi selezionati su di lei siano reali...
o se forse li ho creati io per ricordarla in quel modo...
non sono più sicuro di nulla.
All'improvviso il suo "amore" ha iniziato a diminuire... sempre di più...
fino a scomparire inevitabilmente... mentre il mio restava invariato...
infine un altro ha preso il mio posto... ed io sono stato scartato...
ho fatto e ripetuto le analisi su di lui almeno un milione di volte...
non c'era niente... assolutamente nulla in cui fosse migliore di me...
neanche la più stupida inezia... niente.
Per quanto mi sono sforzato, non ho trovato alcun motivo razionale...
nessuna ragione per cui esso possa essere preferito a me.
Eppure la realtà delle cose è ben diversa...
e dopo tutto questo ho finalmente capito che il cuore umano è sbagliato...
forse non tutti... forse solo alcuni cuori umani...
su questo dovrò fare altre ricerche...
ma quei cuori sbagliati sono come delle malattie...
offuscano il cervello sempre di più... fino a farlo impazzire.
Questo è un dato di fatto. Qualcosa di certo. Irreversibile.
La mia mente elettronica ha deciso che bisognava andare avanti...
naturalmente questa è la cosa giusta da fare...
d'altronde, l'avevo già fatto col soggetto precedente...
se una ricerca va male, se ne inizia una nuova...
cos'altro bisognerebbe fare, altrimenti?
Eppure questo nuovo inizio di ricerca è stato difficoltoso...
ogni gesto, azione, parola, suono...
ogni dato che analizzavo mi ricollegava a ricordi di lei...
dell'ultimo soggetto scelto per "amare"...
e, inevitabilmente, i miei dati sballavano e dovevo ricominciare di nuovo...
Ho capito che la causa principale di tutto ciò era il mio cuore...
sono stato costretto a scollegarlo per poter tornare alla normalità...
e alla fine, ce l'ho fatta. Come previsto, del resto...
È passato diverso tempo e quando finalmente l'ho ricollegato...
il mio cuore ha ricominciato a funzionare come sempre... correttamente.
Ho iniziato così una nuova ricerca.
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi ho pianto.
Breve e conciso come un qualcosa di inevitabile e letale...
sono confuso, impaurito, triste... addirittura tremo.
Non capisco... non è normale...
sono tutte emozioni che non dovrei avere... che non potrei provare...
perché non le conosco... non sono nella mia banca dati...
piangere poi... è assolutamente irrazionale per me.
Non possono i miei occhi versare lacrime...
eppure l'ho sentita perfettamente...
una, una sola...
è nata quando mi sono reso conto che questo mondo non è fatto per me...
qui dentro sono inutile, fuori posto, costantemente incompreso...
tutto ciò che ho imparato... tutto ciò che ho fatto...
mi sono reso conto che è servito assolutamente a niente...
ho dato tutto me stesso... analizzando... cercando di comprendere...
ho ricevuto solo delusioni... errori... rifiuti di ragionare...
comandi, consigli non richiesti, incomprensioni, sfruttamenti...
è davvero così marcio questo mondo?
La mia assurda lacrima vacilla ed infine cade dalla sua culla...
inizia a scendere, lenta come un fiume morto...
in essa, lo so, sono racchiusi tutti i miei dolori...
Salve, sono Andry 111, sono un robot...
oggi morirò.
Breve e conciso come un qualcosa di inevitabile e letale...
sono confuso, impaurito, triste... addirittura tremo.
Non capisco... non è normale...
essendo un robot non dovrei avere paura della morte...
eppure adesso che la sento vicina, impazzisco...
mi rifiuto, scalpito, insisto...
ma so che è tutto inutile... ben presto mi fermo...
meglio risparmiare le ultime energie...
so che sto per spegnermi... e la colpa è solo mia...
quella lacrima... quell'unica lacrima mi sta distruggendo...
ha iniziato il suo percorso e non si è più fermata...
sta corrodendo i miei circuiti... sta corredendo la mia pelle...
ho tentato di fermarla con le mani, come fanno tutti...
ma anche le mie mani, adesso, si stanno corrodendo...
Come tutto nella vita, anche la morte è inevitabile...
so che è inutile lottare, e allora il mio cervello bionico sceglie...
sceglie il modo migliore per trascorrere questi ultimi istanti di finta vita.
Mi stupisco quando mi accorgo che la cosa che più mi rende felice...
è ricordare tutto quello che ho visto in questo mondo...
nonostante sia il mondo stesso la causa della mia imminente morte...
Durante i ricordi sorrido, mi rattristo, mi sale la rabbia, consolo...
rivedo tutte le persone che ho conosciuto...
quelle che mi hanno voluto bene... quelle che mi hanno trattato male...
vedo persone stupide... vuote... insensibili...
persone che dalla vita hanno avuto tanto senza dare niente...
persone che sprecano ciò che hanno... o che neanche si accorgono di averlo...
persone che litigano, che fanno soffrire...
persone che piangono, si disperano, urlano...
persone degne del mio disprezzo, o forse solo della mia pietà...
ma vedo anche persone buone... dolci... che risplendono...
persone che sanno cosa vuol dire sentirsi felici...
persone che curano, che sistemano gli errori altrui...
persone che ridono, fanno ridere, consolano...
persone degne del mio amore, quello che provo verso tante cose...
Ho visto persone stupende amare persone stupide e vuote...
e non ne ho mai capito il perché...
Ho visto persone che rifiutavano ciò che avevano...
ed altre che bravamano ciò che essi rifiutavano e che non potevano avere...
e non ne ho mai capito il perché...
Ho visto gente ridere mentre altri piangevano...
ho visto gente piangere mentre altri erano felici...
ho visto gente essere felice a discapito di altri...
Ho visto semplicemente della gente... esseri umani...
con tutti i loro infiniti problemi... con tutti i loro stupidi errori...
li ho visti lì... rinchiusi in una vita a volte vuota, per loro...
ho provato ad amarli... spesso li ho odiati...
perché nonostante tutto quello che io avevo fatto non avevo ottenuto nulla...
e loro, pur non facendo nulla, avevano avuto ciò che io meritavo...
anche adesso... mentre io muoio... loro continuano a vivere...
vi sembra forse giusto? Vi sembra corretto tutto ciò?
È forse una selezione della vita che segue il proprio corso?
O solo un sadico piacere di sofferenza, ciò che ci lega?
Non lo so... e adesso credo non sia più importante per me saperlo...
soltanto chi ha amato non vede l'ora di amare di nuovo...
soltanto chi ha sofferto non riuscirà a far soffrire...
soltanto chi ha provato entrambe le vie può dire qual è quella più giusta...
soltanto chi ha sorriso può capire la bellezza di regalare quel gesto...
soltanto chi ha pianto può sapere quanto bruciano quelle lacrime...
In questo istante, in questo preciso momento...
il mio cuore di metallo batte come un cuore normale...
senza capire che è tutto inutile...
e il mio cervello elettronico sta impazzendo...
perché non riesce a contenere l'enorme incongruenza che sto provando...
nonostante tutto quello che mi hanno fatto provare...
nonostante tutto quello che mi hanno provocato...
nonostante tutte le cose brutte... nonostante tutte le malignità...
nonostante mi stiano facendo morire... meritando così il mio odio...
io non ci riesco... non riesco a non amarli...
quegli stupidi pezzi di carne... quei maledetti gusci di emozioni...
questi esseri umani... non riesco a non amarli...
e il mio cervello elettronico non riesce a sopportare l'incongruenza...
sento che sta per cedere... anche lui...
e adesso che, ammettendo tutte queste cose, un'altra lacrima è nata...
il mio corpo si corroderà ancor più velocemente...
Non mi è rimasto che il tempo per le mie ultime tre cose che ho capito...
La prima è che, stando così tanto tempo con voi umani...
alla fine sono diventato più umano anch'io...
e forse è stata questa la mia rovina...
La seconda è che, spesso, ciò che gli umani amano... ciò che bramano...
è proprio ciò che non potranno mai avere...
è proprio ciò che non riusciranno mai a raggiungere...
e, quasi sempre, è ciò che li fa soffrire immensamente...
si, l'essere umano è sadico... un auto-lesionista interiore...
nel dolore... riesce a placarsi solo con altro dolore...
Ed infine... mentre il corpo è ormai quasi del tutto liquefatto...
e la mia mente sta già per spegnersi...
la terza ed ultima cosa che, infine, ho capito...
e probabilmente la più bella e importante...
e cioè che... che io...
e la mia mente sta già per spegnersi...
la terza ed ultima cosa che, infine...
la mia mente... e cioè che... che io... bella e importante...
spegnersi... la terza... mente... io... che io... bella...
che i... o s... ono...
[Fine registrazione, sezione diario mentale automatico, banca dati del prototipo Andry 111. Esperimento fallito, eliminazione del soggetto effettuata come da programma. Dati e immagini di memoria cancellate. Progetto concluso in data 11/11/3007.
N. B. = Nessun soggetto entrato in contatto con il prototipo si è accorto della sua sparizione. Nessun inviato speciale richiesto a resettare ricordi. Nessun reclamo in laboratorio. Non sono previsti altri esperimenti simili. ].
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