Poesie inserite da nina.*

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Scritta da: nina.*

Con tutto il cuore

Grande avventuriero
per piccole emozioni.
E grande l'amore per... il prossimo,
tanta la grandezza del tuo deltaplano
amore non credi, amore non vuoi,
amare neppure.
Sentimenti di carta stracciata
ricorrendo avventure del passato
Guardar oltre è impossibile
fantasticare meno.
Amori col sapore di sale
sfiorare, rientrare come l'onda
sulla sponda.
Fermi il tuo tempo, con lunghi
spazi bui - non cerchi amore.
I sentimenti superano
l'attesa dell'avventura.
Il cuore è grande, troppo per non sentire
per non sentirsi.
I tuoi orgasmi in volo.
Nessuna donna esperta in amore ti può dare.
False parole per nascondere, la voglia
persa, di lunghi anni sprecati con donne senza rispetto.
Sentimenti censurati, trattenute da
false voglie non sfocate... private... frenate
per non sentire, il desiderio della tua vera
passione.
Composta sabato 6 gennaio 1996
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    Scritta da: nina.*

    Misterioso silenzio

    Dove là finiscono le parole,
    incomincia.
    Il misterioso silenzio,
    dove pochi
    conosciamo...
    Ascoltare nel silenzio
    la voce interiore
    del nostro cuore.
    Lasciarsi cullare dall'armonia
    dell'amore silente.
    Farci amare per il nostro...
    lasciarsi andare,
    il misterioso
    arrogante
    che ci turba, ci tende alla rabbia
    inconsapevolmente, si perde... a
    a combattere contro l'umiltà.
    Siamo silenti allora, e... aspettiamo,
    tutto è pesato, calcolato,
    avviato dal libro,
    della nostra vita, combattiamo l'io,
    sino a sentire quella pace
    che pochi hanno.
    Composta sabato 5 settembre 2009
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      Scritta da: nina.*

      Donne

      Passare in mezzo, alla gente,
      rendersi invisibile agli sguardi, critici.
      Attraversare le Vostre bocche di
      donne deluse.

      Amore senza esistenza.
      E amare, fino a distruggersi
      svestire, del condizionamento
      così... puerilmente, casta.
      Guardarmi allo specchio da
      occhio critico.

      Imprigionare, il mio io
      sfiorare il ventre, arrossire di fronte
      al sottile pensiero... il Tuo.
      Composta venerdì 19 ottobre 2001
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        Scritta da: nina.*

        Ascolta e ama

        Quando ti chiedo di ascoltarmi
        e tu continua a darmi consigli
        non fai ciò che io ti chiedo.
        Quando ti chiedo di ascoltarmi
        e tu cominci a dirmi perché
        non dovrei sentirmi in quel
        modo, calpesti le mie sensazioni.
        Quando ti chiedo di ascoltarmi
        e tu pensi di dover fare
        qualcosa per risolvere i miei
        problemi, mi deludi.

        Ti prego...
        Ascolta e sentimi
        e, se desideri parlare,
        aspetta qualche istante ti
        prometto che ti ascolterò.
        La mia solitudine ha solo
        bisogno del tuo sorriso.
        Il mio dolore ha bisogno della
        tua comprensione.
        La mia paura ha bisogno del
        tuo coraggio.
        La mia stanchezza ha bisogno
        della tua forza.
        Se tenderai le mani verso di
        me le ritirerai colme d'amore
        perché la vera felicità è
        condivisione e non possesso.
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          Scritta da: nina.*

          Toccare il cuore con le dita

          Toccare il cuore con le dita
          di chi soffre, provare a sentire
          il suo dolore.
          Impazzire di fronte a immagini
          scioccanti, non avere un filo di voce
          per urlare:
          immaginare di essere lì, con lore,
          e provare quella sensazione di sentirsi persi,
          immobile di fronte all'atroce paura
          che cinge tutto il tuo corpo.
          Strapparsi ogni pezzo di pelle sino
          a provar disgusto di sé, sentirsi
          inutile.
          Una lacrima si cala, greve,
          e mordersi con rabbia, il labbro,
          di fronte a queste scene,
          ... perdere il coraggio.

          La nascita di un guerriero
          con la sua morte vicina
          senza medaglie,
          Soli sul selciato, soli nella melma,
          guerrieri senza vita,
          nessuno li riconosce.
          Nessuno sa
          chi sono,
          una croce senza nome,
          i loro sguardi senza lacrime,
          verso noi sopravvissuti,
          solo il cuore piange,
          piange lacrime di sangue.
          Composta nel ottobre 1996
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            Scritta da: nina.*

            Canta mamma canta.

            Hai il tuo piccolo stretto
            fra le braccia,
            il suo corpicino, gracile, senza forze.
            È appena nato, ha pochi mesi di vita.
            Tu mamma di mille sofferenze.
            Stringi a te e canti al tuo piccolo
            una ninna, nanna
            Alzi la tua mano verso il cielo,
            in cerca di pietà
            Tu vivi tra mille dolori,
            nei tuoi occhi non c'è lacrima
            ne una smorfia di compiacimento
            guardando il tuo bambino.
            Non poi nutrirlo
            il tuo seno è vuoto
            come il tuo ventre, lo tieni tra le tue
            braccia e tu,
            canti /
            Giovane donna!
            Piccolo senza futuro in mezzo a rovi,
            cerchi uno spiraglio... un eco
            per gridare il tuo dolore.
            Un inno al tuo piccolo.
            Cosa vuoi cantare, dove cerchi
            le parole quelle giuste per il tuo canto.
            Come puoi perdonare, a chi dare una
            una colpa, per avere scagliato
            questa guerra.
            Canta mamma. Canta
            il tuo grido giungerà fino
            a noi per gridar con te.
            E mutar così la gioia
            del tuo cuore.
            Canta mamma
            il tuo inno.
            Composta nel novembre 1999
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              Scritta da: nina.*

              Lamento di un poeta

              Io esisto, e piango nella mia solitudine...
              di lacrime di sangue, perché
              la gente e i miei amici sono scomparsi
              ed io son qui viva.
              Chi non fu ucciso dalla fame
              fu massacrato dal fucile
              ed sono qui, in questa terra lontana,
              a vagare tra la gente gioiosa che dorme
              su soffici letti e sorride ai giorni.
              Io sono qui a vivere nell'abbondanza
              e nella pace... è questa una grande
              tragedia, a pochi preme assistere
              a questo dramma.
              Il peso dei giorni bui sui miei
              occhi incavati. Al mio cuore piangente
              e alla mia anima ferita.
              Colui che condivide con la sua gente
              il dolore e il tormento
              riceverà il supremo conforto che solo
              può dare il sacrificio della sofferenza.
              Io sono viva, gente affamata e perseguitata,
              verso il martirio.
              Vivere all'ombra della serenità
              e la gioia della pace.
              Quale valore per loro può avere
              il lamento di un poeta assente.
              Impugnando la spada della verità
              s'immortalerà a fianco della Verità
              Eterna, perché la vita è più debole
              della verità.
              Cosa si può fare per coloro che
              stanno morendo.
              I nostri lamenti non appagheranno
              la loro fame, e le nostre lacrime
              non estingueranno la loro sete.
              Composta nel settembre 1999
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                Scritta da: nina.*

                Perdersi nel respiro

                È dura dire la verità
                Mascherarsi con una bugia
                e, nascondere quella semplice verità
                la paura
                Sentirsi, grandi dietro la bugia
                Una fredda emozione che tu solo
                sai nascondere un banale pensiero
                per motivi inclusi
                Mutare la semplicità
                in un assillo
                Un groviglio di pensieri
                con un gioco di parole
                non sentite
                Sentirsi or, ora grande con la
                falsità, pentita
                Misera per quella verità non detta.
                Composta venerdì 4 ottobre 2002
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                  Scritta da: nina.*

                  Orgoglio

                  Le tue parole fluttuano come perle.
                  I tuoi silenzi mutano
                  i colori.
                  Alcuni rotolano negli angoli
                  sfuggono alla presa
                  altre le ho raccolte
                  per conservare i tuoi silenzi
                  mutarle così in parole.
                  Gli angoli parlano di te.
                  Stringo le mie mani nelle mani
                  lo sguardo perso.
                  Ti strinsi troppo forte
                  non potevi chiamarmi amore.
                  Volevo sfiorarti le labbra
                  con un bacio.
                  La paura di rovinare tutto
                  lo impedii,
                  di corrompere il silenzio.
                  L'urlo in me rimane!
                  Il dolor provai per orgoglio mio.
                  Composta nel 1995
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