Poesie preferite da Antonino Gatto

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Scritta da: Antonino Gatto

L'Amor di Mamma e L'Amor di Dio

Ogni dì al chiaror del cielo
quando si apre il mio nuovo giorno,
dovrei d'amor sincero
ringraziare chi, mi ha messo al mondo.

Forse è la fretta, che mi porta via
e m'impedisce di guardare in su,
o la mancanza di galanteria,
e della fede, che oggi non c'è più.

Forse perché all'età matura
quando i problemi mi saltano addosso
sono convinto un po' per natura
che se ho qualcosa lo devo a me stesso.

Ma come ogni granello è opera di Dio,
così ogni anima passa dal suo diaframma
e non c'è uomo e non c'è figlio
che venga al mondo se non da una mamma.

Al loro amore devo la mia vita,
e se oggi cammino non è per virtù,
ma perché mille volte, io son caduto
e mille volte, mi han tirato su.

Per cui se rifletto un solo istante,
e penso al mondo a modo mio,
mi accorgerei quanto è importante
l'Amor di Mamma e l'Amor di Dio.
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    Scritta da: Antonino Gatto

    Poesia

    Un foglio innevato
    ed inchiostro corvino
    insieme a banchetto
    per un progetto divino.

    Mescolare a dovere
    pensieri e parole
    e sposarli in eterno
    alla luce del sole.

    Così sono nate
    sotto luce soffusa
    esemplari poesie
    dalla grammatica confusa.

    Portate dal fato
    a sfiorare ogni cuore
    con orecchio sincero
    e dentro l'animo amore.

    Per donare un brivido
    che ti tocchi e fugga via,
    verso la prossima anima
    bisognosa di poesia.
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      Scritta da: Antonino Gatto

      Una fiaba nel vento

      C'era una volta mi disse mia Nonna,
      mentre tesseva una maglia di lana,
      una donzella senza minigonna,
      ma due occhioni azzurri ed una lunga sottana.

      Era d'estate e tornava dai campi,
      con la stanchezza d'un uomo maturo,
      portava seco, un cesto sui fianchi,
      con dentro spighe di grano duro.

      Non vi era luce nel suo casolare,
      ne tantomeno oggetti preziosi,
      ma c'era sempre qualcosa da fare,
      prima di spegnere quei corpi affannosi.

      C'era il rispetto per il povero anziano,
      e tanto lavoro di grande fatica,
      non c'era il contratto ma la stretta di mano,
      macedonia di more e sciampo all'ortica.

      La domenica a messa, col vestito stirato,
      profumo di cenere, ma d'un bianco innevato,
      i bimbi per strada sul terriccio assolato,
      a piedi nudi correvano, cavalcando il selciato.

      Era bello davvero, mi diceva ridendo,
      lo leggevo nei suoi occhi colore di mare,
      ed io la ascoltavo ogni tanto prendendo,
      le sue tenere mani per non farle tremare.

      C'era una volta in un tempo passato,
      la gioia e la vita che qualcuno ha scordato,
      ma forse c'è ancora in questo momento
      un bimbo che ascolta questa fiaba nel vento.
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        Scritta da: Antonino Gatto

        Eutanasia

        Ti ho vista correre fra i prati
        e sorridere alla vita,
        oggi i tuoi occhi addormentati
        mi fibrillano le dita.

        Ti ricordo nel cospetto
        della tua giovane età,
        con un sogno nel cassetto
        che nessuno mai aprirà.

        Ogni giorno ti accarezzo
        e son passati ormai vent'anni,
        il tuo silenzio ormai disprezzo
        perché aumentano i miei affanni.

        Tubi aperti al tuo respiro,
        per donarti un po' di vita,
        io mi sento preso in giro
        dalla gente assai stupita,

        per il tormento che ogni tanto mi accompagna,
        di staccare quella macchina perfetta,
        e non capisco se mai chi ci guadagna,
        sono io o la gente che ha più fretta.

        Buona Morte sei chiamata Amica mia,
        ma di buono non c'è nulla di speciale
        nel pensare che a chiamarti Eutanasia
        chi ti uccida, non ti possa fare male.
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          Scritta da: Antonino Gatto

          Come due gocce di rugiada sulla stessa foglia

          Quando il sole tramonterà,
          vorrei avere per cuscino il tuo petto,
          e spegnere il mio giorno
          al picchiettio del tuo cuore.

          Quando la notte calerà,
          vorrei entrare nei tuoi sogni,
          per non abbandonarti mai,
          neanche quando dormi.

          Quando il primo spiraglio di sole
          trafiggerà il tuo mattino,
          vorrei regalarti il buongiorno
          restandoti vicino.

          Quando poi, mi avrai vissuto,
          per tutta un intera vita,
          vorrei ci fossi sempre tu
          a stringermi le dita.

          Perché al di là del tempo,
          vorrei sfiorare l'ultima soglia,
          come due gocce di rugiada
          unite insieme sulla stessa foglia.
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            Scritta da: Antonino Gatto

            Una nuova Stella

            Immagina se da domani
            nel sonno più profondo,
            un unico pensiero
            avvolgesse questo mondo.

            Immagina se da domani
            già dal sorgere del sole
            si potesse dare amore
            alle persone che son sole.

            Immagina se da domani
            con questa mia poesia,
            si potesse salutare
            una vita che va via.

            Basterebbe un soffio di vento
            per trasportare queste parole,
            che solo, a respirarle,
            si capirebbe cos'è l'amore.

            Fai di questo dì
            il più bel giorno della tua vita,
            sorridi al tuo nemico,
            perdonandogli ogni ferita.

            Entra nel cuore di quel bambino
            e regalagli una carezza,
            fagli capire cos'è la vita
            perché altrimenti lui la disprezza.

            Telefona a chi hai nel cuore
            e non scordarti di dirgli t'amo,
            chiedendo scusa, se per stoltezza,
            gli sei stato troppo lontano.

            Regala alla vecchietta
            due parole sul suo divano,
            dedicando un po' di tempo
            a chi ha bisogno della tua mano.

            E quando viene sera,
            e si chiude questo tuo giorno,
            ricorda questa preghiera
            alzando lo sguardo al mondo.

            Forse ti stupirai
            se per un attimo, un po' per magia,
            vedrai splendere nel firmamento
            una nuova stella, che non andrà più via.
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              Scritta da: Antonino Gatto

              L'attesa

              Ho ascoltato il Tuo battito
              nel silenzio del nido che Ti ho preparato.
              Ho provato a ricostruire le Tue emozioni,
              bisbigliandoti melodiche parole
              e leggendo con le mie mani
              ogni Tuo movimento.
              Ho dormito accanto a Te
              per farmi cullare dal Tuo battito.
              Ed ora che pochi giorni ci separano
              dal nostro primo incontro,
              quest'attesa diventa più lunga
              dei già nove mesi trascorsi
              senza leggere i Tuoi occhi.
              Ho pianto per averti,
              e quante volte ancora piangerò
              per non separarmi mai da Te.

              Presto il Tuo vagito
              porterà più calore del natale
              che è alle porte,
              e l'attesa di incrociare
              i Tuoi occhi
              è un brivido universale!
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                Scritta da: Antonino Gatto
                Silenzioso il tuo volto,
                ciano come terra antica arsa dal sole,
                lo ricordo ancora,
                con un brivido freddo
                che m'assale.
                E non bastano le lacrime che ho pianto
                a colmare il mio dolore,
                come non basta il rancore
                per ciò che non ti ho potuto dare.
                Oggi due righe di un nero calamaio,
                mi portano a Te,
                come segno che Tu ancora esisti,
                e la tua presenza m'assale,
                standomi accanto, a riscaldarmi il cuore!
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                  Scritta da: Antonino Gatto

                  Soli si muore...

                  Attonito restai a guardare,
                  lo scorrere della mia vita,
                  impaziente di vederla sfociare,
                  nel mare di una spiaggia gradita.

                  La corrente spesso un po' angusta,
                  tormentava la mia convinzione,
                  dubitando tra la via giusta,
                  o il miraggio di una folle illusione.

                  Quanti paesaggi incantati ho passato,
                  senza neppure cogliere un fiore?
                  Forse sperando di arrivare d'un fiato,
                  alla mia meta e piantarvi il mio cuore!

                  Ed ora son quì,
                  ad un ramo impigliato,
                  aspettando la tua mano
                  a salvarmi dal fato!
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                    Scritta da: Antonino Gatto

                    Amore reciso

                    Passeggiando in cerca d'amore
                    nell'immenso prato della Vita,
                    resto attratto dal profumo di un fiore
                    che ha alleviato la mia strada in salita.

                    Così forte è stato l'inebrio,
                    che a resistergli non ho potuto,
                    e l'ho colto col desiderio
                    di dar voce al suo cuor sordomuto.

                    Instancabile mi son dedicato
                    alle cure più premurose,
                    per bagnare il suo animo delicato,
                    come il vaso di un mazzo di rose.

                    Ora il fiore che ho colto è appassito,
                    ma del suo stelo conservo l'amore
                    che ho donato ad un corpo ferito
                    dal mio desiderio di cogliere un fiore.
                    Composta mercoledì 21 dicembre 2005
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