Ah, crostico!
Bene: l'acrostico è un gioco grazioso,
Un serio impegno per tutti i poeti,
Od un rituale scontato e noioso?
Non tutti gli scrittori vedo lieti,
Giacché, quantunque allegro e spiritoso,
Il gioco dà satanici boleti,
Ogniqualvolta diventa furioso:
Rime di fuoco, non v'è chi le acquieti.
Non tacerò, pertanto, sull'acrostico,
Onde chiarire quanto vi sia ostico.
Animarlo a casaccio: somma uscita!
Mi pare impresa degna di Culagna,
O di Renoppia, fine ed erudita.
Ritengo che sia grave la magagna:
È un carro senza ruote e senza oplita.
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