Scritta da: Asianne Merisi
in Poesie (Poesie d'amore)
Queste trasparenze
rendono la tua figura
la mia tela di vita.
Composta martedì 11 ottobre 2016
Queste trasparenze
rendono la tua figura
la mia tela di vita.
In questa spasmodica ricerca d'amore
il cuore si affanna e non trova,
poi, l'amore trova noi.
Voglio i tuoi occhi,
che si aprono ai miei
voglio l'amore che si rispecchi in un cielo infinito,
voglio i tuoi occhi chiusi sui miei
purché si aprano a questa anima
dammi il tuo sguardo
e poi voltali via dai miei
perché io possa sentire il desiderio
di risentirli su di me
voglio i tuoi occhi per lasciarmi credere che sono la tua pace
dammeli furbi, curiosi, gioiosi,
e ancora inquieti, tristi, rabbiosi,
per sentire che solo nei miei
si placano le tue pene.
L'amore è silenzioso,
eppure tutti urlano.
Chi lo perde urla,
chi lo merita urla.
Ma esso rimane silenzioso,
e come quella nota muta sul pentagramma
che agita il ritmo
e abbraccia l'anima del mondo.
In fondo sono emozioni,
che uniscono le nostre labbra
dove insieme possono parlarsi
per desiderarsi.
Io insieme a te smarrisco la ragione
e divento insostituibile follia.
Siamo passi che fanno rumore
imitano il battito del cuore
quando incontra l'amore.
L'amore ci ha plagiato il viso
l'odio fa capolino dalla porta
ma sa che non si entra
il cuore si finge sordo e cieco
e l'anima fa l'attrice
sul palcoscenico di tutti i tuoi domani.
La paura cerca letargo tra le tue ossa
la felicità ti viene a trovare e poi va via
la tenerezza si corteggia la tua sensibilità
e la tua vita si riempie
di cose nuove e cose già viste
ma se tu potessi scegliere
non credo cambieresti le cose
dietro il sipario c'è sempre talento.
Perché ti siedi?
Io non ti ho chiamato!
Non bussi alla mia porta,
non chiedi permesso.
Ti vesti di sguardi ostili e pecchi di presunzione.
Il tuo posto non è qui,
so che ti sbaglieresti
e tra l'ipocrisia, mi chiameresti
con il suo vero nome.
Rifiutami!
Il tuo posto non è con me!
Ma poi vedo che hai freddo, e io non posso ignorarlo
ti guardo e accolgo ogni tuo sguardo
e rimango nuovamente offuscata
dall'eco di questo essere "noi".
Ascolto il silenzio, e una voce stridula e cupa
ascolto questo venire senza peccato
e lascio che si fermi tra un velo di mistero,
e un libero sguardo.
Chi si posa sul mio cuore
ne sente l'amore,
abbraccia l'onda,
e sigilla tutto in un silenzio soave libero.
Astratto, vivo, convulso, ritmico
tu mi sorgi dentro
come scossa assestante,
raffica violenta,
luce accecante.
Ti sovrapponi ai miei respiri,
ti insinui nel sangue,
ti proietti nel mio futuro.
Come luce che delinea i contorni,
come fame di essenza,
che cerca l'ora del proibito.
Tu ti ormeggi, ti avvinghi ai fianchi
mentre all'orizzonte sfuma la voce
e nasce una nuova luce.