Poesie inserite da Asianne Merisi

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Scritta da: Asianne Merisi
Voglio i tuoi occhi,
che si aprono ai miei
voglio l'amore che si rispecchi in un cielo infinito,
voglio i tuoi occhi chiusi sui miei
purché si aprano a questa anima
dammi il tuo sguardo
e poi voltali via dai miei
perché io possa sentire il desiderio
di risentirli su di me
voglio i tuoi occhi per lasciarmi credere che sono la tua pace
dammeli furbi, curiosi, gioiosi,
e ancora inquieti, tristi, rabbiosi,
per sentire che solo nei miei
si placano le tue pene.
Composta martedì 4 ottobre 2016
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    Scritta da: Asianne Merisi
    L'amore ci ha plagiato il viso
    l'odio fa capolino dalla porta
    ma sa che non si entra
    il cuore si finge sordo e cieco
    e l'anima fa l'attrice
    sul palcoscenico di tutti i tuoi domani.
    La paura cerca letargo tra le tue ossa
    la felicità ti viene a trovare e poi va via
    la tenerezza si corteggia la tua sensibilità
    e la tua vita si riempie
    di cose nuove e cose già viste
    ma se tu potessi scegliere
    non credo cambieresti le cose
    dietro il sipario c'è sempre talento.
    Composta sabato 10 settembre 2016
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      Scritta da: Asianne Merisi
      Perché ti siedi?
      Io non ti ho chiamato!
      Non bussi alla mia porta,
      non chiedi permesso.
      Ti vesti di sguardi ostili e pecchi di presunzione.
      Il tuo posto non è qui,
      so che ti sbaglieresti
      e tra l'ipocrisia, mi chiameresti
      con il suo vero nome.
      Rifiutami!
      Il tuo posto non è con me!
      Ma poi vedo che hai freddo, e io non posso ignorarlo
      ti guardo e accolgo ogni tuo sguardo
      e rimango nuovamente offuscata
      dall'eco di questo essere "noi".
      Composta giovedì 1 settembre 2016
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        Scritta da: Asianne Merisi
        Astratto, vivo, convulso, ritmico
        tu mi sorgi dentro
        come scossa assestante,
        raffica violenta,
        luce accecante.
        Ti sovrapponi ai miei respiri,
        ti insinui nel sangue,
        ti proietti nel mio futuro.
        Come luce che delinea i contorni,
        come fame di essenza,
        che cerca l'ora del proibito.
        Tu ti ormeggi, ti avvinghi ai fianchi
        mentre all'orizzonte sfuma la voce
        e nasce una nuova luce.
        Composta venerdì 2 settembre 2016
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