Poesie inserite da Carlo Peparello

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Scritta da: Carlo Peparello

Canzone

Smetti di pensare se la cosa ti fa male
Come disse quel profeta che non giunse mai alla meta
Abbi fretta di dannarti e non di perdonarti
Serve calma e concentrazione
o diventi salma in putrefazione
Ascolta il dolore a denti stretti
sopporta in silenzio e non dolerti
Arriverà il carro dei giulivi
cigolante su picchi e declivi
salta sopra e copri la testa
Anche nel deserto arriva la festa
Solitario parlerai con te stesso
ti ammirerai e ti darai del fesso
l'importante ed essere sinceri
essere vulnerabile e andarne fieri
La perfezione annoia e tutto ingoia
l'umanità rende unici e scaccia la boria
Ennesimo verso per un umile chiusura
scansare il male e cercare la cura
Senza paura, senza paura.
Composta domenica 29 novembre 2009
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    Scritta da: Carlo Peparello

    Metamorfosi

    È un inevitabile mutamento
    La rinascita dell'elemento
    la creazione spegnersi in un momento
    Cambia chi si evolve
    Rimane inerte chi non cresce
    o non vuole
    Libero arbitrio e trasformazione
    Diventare qualcosa di lontano
    Fondersi col mai conosciuto
    Essere tutt'uno e unico e solo
    Condividere la materia
    Sfumare il pensiero e la luce
    Trasformarsi è elevazione
    sacrificio in nome dello stadio finale
    Nessun limite.
    Composta mercoledì 25 novembre 2009
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      Scritta da: Carlo Peparello

      Ammiro

      Ammiro chi accusa e denuncia
      Chi lotta fino alla fine e non rinuncia
      Chi gonfia il petto ma non per baldanza
      Chi ci crede sempre ad oltranza
      Ammiro chi sa dare l'esempio
      Chi vive per evitare uno scempio
      Chi sfonda una porta incurante di cos ci sia
      chi tra bombe e tumulti non scappa via
      Chi sa togliere polvere dagli occhi
      Chi crede in un sogno senza sbocchi
      Chi non obbliga ma convince
      Chi sorride anche se non vince
      Ammiro l'essere che sa elevarsi con umiltà
      Chi sa cavalcare onde e fatalità
      Ammiro chi sa essere se stesso
      e non accetta alcun compromesso.
      Composta martedì 17 novembre 2009
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        Scritta da: Carlo Peparello

        Il Circo

        Prego signori entrate pure
        il Circo apre i battenti
        che recitino i teatranti
        che traballino le pedane
        che suonino le grancasse
        che volino i temerari
        Che Siate spettatori o comparse
        il Circo vi attende, la tenda è spaziosa
        il Circo non chiude mai
        Vive per voi, che siate animali o ammaestratori
        Prendete posto signori e divertitevi
        Il circo insegna a ridere
        La malinconia? La trucchiamo e gli mettiamo un bel naso rosso!
        La paura? Mettiamola sul trapezio!
        Infilate signori, la vostra testa nelle fauci del leone
        brandite fruste e campanelli
        Il circo è dentro di voi e tutto intorno
        Siete voi lo spettacolo, il resto è scena
        Vivete da commedianti, equilibristi ed oratori
        La vita è un Circo e voi siete spettri che ridono
        Timori che sobbalzano e pensieri con le piume!
        Entrino signori, spinti da uomini forzuti
        Non guardate l'orologio, il circo non ha orario
        Si entra e non si esce, lo spettacolo non ha pause...
        Composta lunedì 16 novembre 2009
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          Scritta da: Carlo Peparello
          Mi immagino a fumare in silenzio
          scontroso col mondo e preda dell'ozio
          seduto scomposto e piedi incrociati
          Scaccio fantasmi e ideali smarriti
          Ascolto il vento che ghermisce e scappa
          la chitarra vibra e ci mette una toppa
          Troppi strappi in un'esistenza scucita
          sospeso tra futuro acerbo e giovinezza sfuggita
          Tutto mi passa attraverso
          e in ogni elemento sono immerso
          Faccio parte del tutto assoluto
          e del nulla straniero e muto
          Sono figlio di nessuno in particolare
          sono succube dell'assurdo vagare
          La meta è dentro a cancelli chiusi
          litri di sogni che scorrono sfusi
          Mi alzerò quando dormiranno le gambe
          per volare nel buio o scornare le onde.
          Composta lunedì 16 novembre 2009
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            Scritta da: Carlo Peparello

            Stranezze e Sensi

            Che labirinti si creano nella testa
            dopo mille pensieri cosa resta?
            Si festeggia il tempo che vola
            ci si pente di un peccato di gola
            si corre per riposare presto
            si guarda il dettaglio e si perde il resto
            tante cose inutili ci schermano la mente
            e ci assolviamo e incolpiamo la sorte
            Forse è l'ignoto che non lascia sereni
            il non poter toccare che crea veleni
            Non è il caldo che inquieta il taciturno
            non è l'oroscopo che incolpa Saturno
            a darci le risposte definitive
            sono nostre sensazioni, amare e primitive
            che spesso non sappiamo trasportare
            e allora alla deriva, pronti ad arenare
            attendiamo gli eventi con fatale tormento
            aspettando solerti un magico momento
            tendiamo una mano all'invisibile destino
            sperando che non la morda un feroce mastino
            ma che venga raccolta e stretta forte
            da chi la sta cercando ma che non sia la morte.
            Composta giovedì 23 luglio 2009
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              Scritta da: Carlo Peparello

              Un Fiore

              Ti regalo un fiore per ogni promessa mantenuta
              per ogni esperienza con te condivisa e vissuta
              Un fiore per ogni desiderio esaudito
              per tutte le volte che al volo mi hai capito
              Un fiore per tutte le volte che mi hai perdonato
              per ogni sole che mi hai regalato
              Un fiore per ogni tuo gesto spassionato
              per ogni incomprensione che hai gettato nel passato
              Un fiore per ogni tua lacrima asciugatasi in fretta
              per il tuo modo semplice di essere perfetta
              Un fiore per non farti mai dimenticare
              che basta un tramonto e uno scorcio di mare
              e un fiore al momento giusto tra le tue mani
              per rendere unico il nostro domani.
              Composta domenica 19 luglio 2009
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                Scritta da: Carlo Peparello

                Ogni giorno

                Non descrivere quello che provi
                Non mostrare quello che trovi
                Non venderti se non sai quanto vali
                Non cercare la panacea a tutti i mali
                Non credere alle cose scritte
                Tira fuori le parole non dette
                Evita di scivolare sul banale
                Non aver paura dell'ignoto
                Non rimpiangerti in una foto
                Immagina e costruisci
                Superati e stupisci
                Aggrappati alla tua voglia
                Non voltarti e oltrepassa la soglia
                Il coraggio fa parte di te
                Scaccia ogni ma e ogni se
                La logica non sempre è maestra
                ma una insipida e fredda minestra
                Azzarda anche l'anima se lo vuoi
                Zittisci chi dice che non puoi
                Non hai padroni ma vecchie catene
                basta rivivere vecchie scene
                Dipingi ogni alba con nuovi colori
                Ogni giorno è la stagione degli amori.
                Composta venerdì 10 luglio 2009
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                  Scritta da: Carlo Peparello
                  E non guardà sempre le caviglie
                  o te prendono le voglie
                  Lascia sta la distinta signora
                  che il tuo ormone non l'ignora
                  la ventenne procace e paracula te fa male
                  vertigine, sudorazione e la pressione che sale
                  lascia perde la roscetta
                  c'è la mora che non aspetta
                  e non te voltà a guardà la bionda
                  davanti cè la negretta del Ruanda
                  Te manca solo la cinese pe completà la collezione
                  ma n'te ricordi la spagnola a letto che lezione?
                  Scordate la nordica de vienna
                  pe na botta quella te se spenna
                  Per non parlà della soda cubana
                  le chiappe je sonavano come na campana
                  Hao non te basta mai
                  ma n'altro interesse ce l'hai
                  Possibile che non pensi ad altro
                  Ma te credi tanto scaltro?
                  Aricordate che sei solo no strumento
                  La donna si stende e te la mostra
                  ma è sempre lei che guida la giostra
                  è ora che metti la testa a posto
                  e non te vantà de avello sempre tosto
                  te potrebbe capità molto presto
                  che penzola da n'invisibile capestro
                  allora si che hai finito de giocà
                  e il solitario te dovrà da bastà!
                  Composta lunedì 6 luglio 2009
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                    Scritta da: Carlo Peparello

                    Momento

                    È la sorpresa di un sospiro improvviso
                    di uno sguardo che si incrocia
                    di un pensiero assillante che forma quel viso
                    forse una banale fantasia me ne rendo conto
                    da invasato lo prego e lo bramo, come un sacro culto
                    ma l'inatteso momento che arriva alle spalle
                    che ti pietrifica, scuote e ti solletica la pelle
                    preda di spasmi d'argento che rischiarano
                    burattino legato a mani invisibili che giocano
                    ti senti vittima fortunata se colpito al cuore
                    passi dal disorientamento al furore
                    tutto si dirada ed entra una luce nuova
                    ti sradica dal buio e subito ti rincuora
                    mille energie da dedicare a una carezza
                    in attesa di un gesto come dolce brezza
                    chiuderò gli occhi ma ti vedrò lo stesso
                    questo momento non capita spesso.
                    Composta sabato 13 giugno 2009
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