Poesie inserite da Carlo Peparello

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Scritta da: Carlo Peparello

Quello che voglio

Per me non esistono vizi o passioni, ma pure necessità
Per me è necessario inventare quanto respirare
Ho bisogno di immaginare quanto di dormire
Di amare l'astratto come se avesse un volto familiare
Di alimentare l'infinito come fosse l'assoluto
Ho bisogno del disordine del caos
Della sconfitta come maestra
Dell'esaltazione e dei miraggi
Di una frase che ne racconti mille
Di bere una birra con chi non conosco
Di mescolarmi a luoghi e odori lontani
Ho bisogno che la mia anima non muoia mai
e che la mente come logica non prenda mai il sopravvento.
Composta lunedì 2 settembre 2013
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    Scritta da: Carlo Peparello

    Ricorda

    Ricordati chi ero
    ricordati dove abbiamo volato
    le tracce lasciate in un deserto
    dove i nostri occhi si sono posati
    la prima volta di ogni cosa
    i tristi finali di neri paragrafi
    voglio che mi ricordi
    come protagonista delle tue aspirazioni
    di quando ci siamo tolti le maschere
    dell'oceano nel quale ci siamo immersi
    mescolandoci al bello dell'infinito
    non dimenticarmi per pigrizia
    o perché il mondo ti ha corrotto
    l'immortalità è per pochi
    e tu hai questo potere.
    Composta mercoledì 12 giugno 2013
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      Scritta da: Carlo Peparello

      A mio figlio

      Ti insegnerò a non temere ciò che non conosci
      Ad osare quando ne vale la pena
      A stare in guardia dalle frasi fatte
      Ti prenderò per mano e ti guiderò
      attraverso facili regali e false prospettive
      Assaggerai la bontà della cultura
      Il gusto dolce della vittoria dopo l'impegno
      Ti mostrerò quanto è facile regalare sorrisi
      Ti sentirai orgoglioso di te stesso
      senza aspettarti che qualcuno lo noti
      Ti insegnerò a portare rispetto a te stesso
      a non abbassare lo sguardo se sincero
      a capire la tua forza e a parlare con la tua anima
      Non ti spiegherò la differenza tra bene e male
      ma ti darò gli strumenti per capirlo da solo
      Sarò la tua guida finché tu non sarai la mia
      Il mio appassire sarà il tuo risorgere
      Non avrai paura della vita e avrai rispetto per la morte
      La tua soddisfazione sarà il mio premio
      La mia soddisfazione sarà il tuo vanto.
      Composta martedì 8 gennaio 2013
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        Scritta da: Carlo Peparello

        Desideri

        Vorrei che il tempo non decidesse le opportunità
        Che non fossero gli equivoci a dettare legge
        Vorrei che tutto ciò che accade avesse uno scopo preciso
        Che non ci si fermasse alle impressioni
        che bastasse uno sguardo intenso a dirla tutta su di noi
        Vorrei che ciò che penso io è quello che pensi anche tu
        che stringersi e respirare non fosse più un tabù
        Vorrei che ogni porta aperta fosse un nuovo mondo
        lasciare fuori il veleno e farsi rapire dal cielo
        Ricordarsi quello che vogliamo e godere ciò che abbiamo
        Non aspettarsi nulla e vivere il presente
        Raccogliere il passato e gettarlo nel futuro
        mescolare esperienze ed errori
        non dormire dall'eccitazione di un domani sorprendente
        Continuare a credere nelle utopie con ingenuo ottimismo
        Scivolarsi addosso le ombre
        caricarsi sulle spalle rischi e azzardi
        godere di una presenza costante che il vento ti vuol strappare
        Vorrei non sbagliare ma capire sempre i miei errori
        così come voglio non scordare mai quello che cerco.
        Composta sabato 22 dicembre 2012
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          Scritta da: Carlo Peparello

          È mia

          Come potrei eclissarmi pensando a te
          anima di diamante dentro un corpo d'avorio
          levigato da mani beatificate abituate a modellare le nuvole
          Come potrei mai sapendo che esisti e respiri la mia aria
          Come posso abbandonare te, guerriera armata d'utopia
          Forza nell'acqua, vita nella cenere, tra un respiro e un pensiero
          Non posso immaginare nulla che non parta da te
          Che non nasca quando apri gli occhi
          e muoia quando non ti vedo
          Usami come strumento e veicolo della tua grazia
          Come testimone del tuo passaggio nel mio presente
          Tu che segni traguardi insperati e perpetui
          che mi abitui all'irraggiungibile
          Ascolta insieme a me l'infinito che ci abbraccia
          Attendi con me che un nuovo giorno presenti il conto
          Nulla mi spaventa.
          Composta mercoledì 12 dicembre 2012
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            Scritta da: Carlo Peparello

            Viandante

            Non giocare a carte
            divulga la tua arte
            apri tutte le porte
            non seguire Lune storte
            L'autunno è di un rosso acceso
            come il sangue ormai scorso
            Ogni passo è importante
            ogni sbaglio necessario
            come un dato rilevante
            come una strofa in un diario

            È passato il treno ma c'è sempre il sentiero
            ti porta dritto al traguardo più vero
            Non ti voltare, le scarpe ti devi infangare
            Nulla è scontato
            Nulla è regalato
            Ascoltati e non sbaglierai
            Di imparare non si finisce mai.
            Composta domenica 9 dicembre 2012
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              Scritta da: Carlo Peparello

              Scorci

              Un viottolo dimenticato
              Lucido di brina riverbera ammantato
              Mi perdo in passi risuonanti solitudine
              Ma non è tristezza che m'accompagna
              È pura riflessione di una mente che sogna
              Scopro di star bene col sonno degli altri
              Ora sono solo tra vetri appannati e la Luna
              Botteghe silenziose come occhi spaiati
              Archi di pietra come sorrisi forzati
              Mi dico che ci credo
              Qualcuno mi sta guardando
              Stamane non sono semplicemente nessuno.
              Composta lunedì 21 novembre 2011
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                Scritta da: Carlo Peparello

                Ascoltami

                Non posso urlarti il mio delirio
                Pregarti o trattenerti
                Non voglio regali da un cuore avaro
                Il tempo è cannibale di cenere e dolori
                Guarirà i miei ricordi
                Sfumerà un futuro scritto di fretta
                Le tue spalle sono il mio ultimo ricordo
                Parole strozzate inutili come i rimpianti
                Ti sto chiamando, ascoltami
                Voltati e ricorda la mia sconfitta.
                Composta lunedì 21 novembre 2011
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                  Scritta da: Carlo Peparello

                  Già scritto

                  Percorrerai la stessa strada di comparse e poetesse
                  Di chi ha atteso che l'inevitabile accadesse
                  Il solito sentiero destinato a terminare
                  In un grande burrone che non si può saltare
                  Non finire sotto due metri di terriccio e rimpianto
                  Fai della libertà il tuo ultimo vanto
                  Hai visto cose che altri ignoravano
                  Hai vissuto in luoghi che molti sognavano
                  Hai perso occasioni che qualcuno ha saputo cogliere
                  Hai desistito dove altri hanno deciso di scegliere
                  Sarà un rimpianto strappato dal petto
                  Un ignobile patto che in sogno hai stretto
                  Deciso a giocarti un futuro di ombre
                  In cambio di un passato prezioso per sempre.
                  Composta lunedì 21 novembre 2011
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                    Scritta da: Carlo Peparello

                    Orme

                    Spero ardentemente che nessun giorno sia uguale al precedente
                    Che nulla mi sia scritto se non l'ho prima vissuto
                    Che nulla si cancelli per sempre, se non scomode ombre
                    Vivrò in un destino variopinto e traballante
                    La voce dell'incoscienza che mi sprona, martellante
                    Ad osare e ridere nell'occhio del ciclone
                    Ad essere delle mie incertezze un brillante anfitrione
                    Sarò esempio deplorevole per chi non ha regole
                    Mi tufferò nel buco nero come me infinito e mutevole
                    Non tornerò mai indietro a costo di saltare nel vuoto
                    Dormirò dove capita e attraverserò la libertà a nuoto
                    L'esistenza è un lucchetto che si scardina col pensiero
                    È una porta aperta verso un nuovo sentiero
                    Ricalcherò orme estinte di viaggiatori solitari
                    Sopravvento camminare e seguire i dispetti lunari
                    Sarò la guida del mio istinto e compagno del mio sogno
                    Incontrerò l'albeggio scarlatto cercando un segno.
                    Composta sabato 16 luglio 2011
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