Scritta da: Carlo Peparello

È mia

Come potrei eclissarmi pensando a te
anima di diamante dentro un corpo d'avorio
levigato da mani beatificate abituate a modellare le nuvole
Come potrei mai sapendo che esisti e respiri la mia aria
Come posso abbandonare te, guerriera armata d'utopia
Forza nell'acqua, vita nella cenere, tra un respiro e un pensiero
Non posso immaginare nulla che non parta da te
Che non nasca quando apri gli occhi
e muoia quando non ti vedo
Usami come strumento e veicolo della tua grazia
Come testimone del tuo passaggio nel mio presente
Tu che segni traguardi insperati e perpetui
che mi abitui all'irraggiungibile
Ascolta insieme a me l'infinito che ci abbraccia
Attendi con me che un nuovo giorno presenti il conto
Nulla mi spaventa.
Composta mercoledì 12 dicembre 2012

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