Poesie preferite da ClaraTiziano

Questo utente ha frasi preferite anche in Frasi & Aforismi, in Frasi di Film, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Mariella Buscemi
Ho un mezzo volo
in un mezzo cielo
in questa mia terra di finto compenso cardiaco
un limbo-purgatorio che segue un inferno
per preannunciarne un altro
un velo d'esaltata maniacalità
un'ala dal tono basso
oppresso
soppresso
depresso
e acqua
molta acqua sotto ai piedi,
ché di divino non ho nulla
e camminarci sopra sarebbe blasfemo

Ferma in questa isola emotiva
ad inventare le forme alle nuvole
e subirne i colori.

Di colpo, farsi nere!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Caraddia

    Sotto i miei vestiti

    Sotto quei vestiti,
    trionfi di stoffe partenopee e arabeggianti,
    ho tessuto le trame del mio lungo viaggio,
    ho intrecciato lunghi fili
    di speranze,
    di gesti audaci di cui ero inconsapevole
    e tuttora lo sono.
    Ho cucito pazientemente una tela,
    rendendo il mio corpo a guisa di una Penelope
    in trepidante attesa di un Ulisse lontano.
    Ho composto così la mia Odissea,
    io sola su un'imbarcazione malmessa
    con vele dai colori tenui,
    e lacerate in più punti.
    E ogni giorno
    ho aggiunto toppe a quelle vele
    le ho rese possenti,
    resistenti alle intemperie,
    all'acqua salata del mare,
    ai milioni di Cariddi che vorticavano sotto di me.
    Sono stata timoniere di questa zattera
    abbracciata dall'acqua e dal vento,
    ma mai ho ceduto
    mai per un solo istante ho abbandonato i remi
    all'oscuro destino dei fondali.
    Sotto quei vestiti
    rattoppavo le mie vele,
    ricomponevo le pertiche che tenevano insieme
    gli assi del mio catamarano,
    tessevo le trame del mio lungo viaggio
    e dell'audacia cibavo il mio spirito.
    Sopra le vesti
    crescevano le onde dei miei ricci indomiti
    e le lasciavo libere di posarsi,
    di contemplarsi nel loro groviglio creativo,
    e quante volte ho districato i nodi
    ed essi si riassettavano.
    E quante volte ancora,
    nella mia nostalgica traversata
    ho stretto le mani in grossi pugni,
    e se ora li dischiudo
    guardo languida ciò che nelle palme è sopravvissuto.
    Nodi attorcigliati ma fulvi,
    stoffe consunte ma brillanti,
    trucioli di legno imbalsamati di salsedine
    ma vivi e orgogliosi di quanto hanno solcato.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Sir Jo Black

      Ti voglio donna

      Ti voglio donna
      in mio possesso
      versando piacere in te!

      Odori umidi e sudore:
      gioca di me adesso
      libera rosa d'amore, tu.

      In Noi passione,
      odore umido e sudore,
      donando attimi ad attimi,
      ornando di baci vita,
      nel silenzio dei respiri,
      nel suono dei sospiri.
      amiamoci mia signora!
      Composta sabato 24 maggio 2014
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Sandro Spallino

        De Profundis

        Ecco che torno
        ancora qui, cammino
        sospeso a un viale di croci e Angeli
        che solo il grido delle
        rondini taglia,
        quando la luce è trasparente
        come l'acqua e l'odore di
        buganvillea la trapassa.
        Allargo le braccia e sento che
        sei nell'aria, un'immagine
        che riveste il cielo la tua, alta
        su un piccolo lume acceso
        più che straordinaria.
        Anche i cipressi avanzano
        un loro canto nella tenera
        ombra dei meriggi, qui nei
        silenzi precipitati da secoli
        che richiamano i lamenti delle vedove.

        Dove sei pittore di ponticelli
        esigui, tu custode
        delle proprie dimore,
        passo leggero di piume,
        labbra di innocenze schiuse,
        anche queste rose che
        urtano il venticello a te
        connettono, e i sensi di queste
        ortensie oltre con me ti
        afferrano, il sorriso tenue.

        Ma se il tempo del dolore
        prosciuga il mare
        di lacrime, le dighe dell'anima
        svuotano a effluvi il proprio alito
        e le iridi si spaccano,
        viene il dubbio se sbandiamo
        ciò che sarà il futuro,
        non resta alto che un suono di preghiera
        sussurro nella sera.
        Era ciò quella sinuosa linea
        nella tua mano che leggevo, sottile
        in cui figurava il passato,
        una lettera in cornice a
        testimonianza di una combattuta fede
        romantica, col tuo nome bene
        iscritto, era per te l'amore
        amato fatto presagio,
        col cuore e un pesciolino li lasciato.

        Ora i tuoi occhi sono
        come questo mare
        limpido che palpita un
        suono universale, culla in
        cui la mie labbra si
        specchiano nel magico
        seguitare delle voci che
        compongono il canto vitale.

        Dove sei tu Mentore,
        tu emblema di speranze,
        sguardo di paesi lucenti
        nel mare, tu veliero su tempeste
        e prode condottiero.

        Ho provato a riempire quel
        vuoto che hai lasciato con una
        sciarpa e un occhiale che
        solevi portare,
        per darmi speranza, ma non
        ho fermato una sola lacrima,
        dove sei cacciatore di
        fortune, tu vincitore vinto,
        pifferaio fischiettante in vetta
        a un sole, libero dalle catene
        ci vedi ora nei contorni più
        accesi, ma come chi è
        partito lontano dalla dolce amata
        a cercar fortuna noi ti
        aspettiamo venire col
        vestito nuovo e le canzoni dell'epoca rare,
        il sorriso furbo scintillante
        di chi visita paesi
        oltremare, tu l'amico fedele

        il miglior padre.

        A Calogero Spallino mio padre con tutto il mio amore filiale, scritta e dedicata.
        Vota la poesia: Commenta