Poesie inserite da Cristiano De Marchi

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Scritta da: Cristiano De Marchi

Quando Saffo incontrò Catullo

Oh Catullo che dell’amor mi canti invano
e Lesbia preghi, per l’eterno implori
anche se, incessante, lei mal ti tratta
mentre tu l’ami e l’ami e l’ami ancora!

Seppur convinto che sol con te
l’amor farebbe, povero illuso,
ben sai e ben sostieni
"Ciò che dice una donna all’amante
fugge nel vento..."

Allor dov’è l’amore?
Sì Catullo dimmi perché continui a soffrire?

Mia cara Saffo d’amor sublime maestra,
tu dal cuor ispirasti le prime parole,
"Simil a un Dio" ti parea quell’uomo!

Che fine ha fatto quel tremore,
quel sudor freddo che ti pervase
e che ti portò quasi alla morte
per gelosia della tua amata?

E ancora ricordi... tra cavalieri fanti e navi
la più bella cosa, tu dicesti,
è quella di cui uno è innamorato.

Restiamo quindi, dolce Saffo,
su quest’isola di Lesbo
dalla qual la musa mia ebbe il suo nome.
Restiamo a cantar l’eterno amore,
in fondo non sei tu a sostener che

tutto si può sopportare?
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Scritta da: Cristiano De Marchi

Come l'aquila al ritorno

Sei, all'imbrunire, dove non sono
lontana dal palpito del cuore,
ladro disarmato e gentiluomo
nell'ultima serata di un amore.

Sei oscura notte ove riposo
vuoto e freddo resta il mio giaciglio,
mentre sogno d'esser fiero e ancora sposo
nel ricordo del tuo corpo fine e spoglio.

Sei, nel risveglio, un sol pensiero
dipinto a colori e indefinito,
deposto sulla coffa del veliero
vedetta d'antico mondo ormai svanito.

I tuoi profili son di femmina lontana
pittrice d'un ritratto inanimato,
i colori son gomitoli di lana
per il cuore del soldato innamorato.

Sei la mia passione sempre viva
un ricordo che brama solo di volare,
come l'aquila al ritorno sempre grida
ed ogni piccolo con amor vuole sfamare.
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Scritta da: Cristiano De Marchi

Follia e uomo

Parla e ride, racconta e insulta,
liberi i tuoi sogni quando vivi con la follia...
Apri il mondo senza nessun codice,
vivi e poi sogni,
ami e poi fuggi...
Ogni scelta ascolta solo un desiderio
Liberi le tue paure se con lei sai stare
Respiri un attimo...
E te ne vai!
Composta venerdì 10 ottobre 2014
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Scritta da: Cristiano De Marchi

Il colore dell'arcobaleno

Chiederti scusa... perché?
Chiedere il tuo perdono non servirebbe proprio a nulla...
Sei parte del mio essere uomo.
Chiederti scusa... e poi?
Continuare a vivere sapendo di aver barato sempre con te stesso...
Sei logica in una vita senza limiti,
sei senso in un mondo senza verità...

Che la vita ti protegga sempre perché tu "sei vita",
Tu sei il colore che non c'è nell'arcobaleno.
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