In balia degli eventi l'anima delusa va cercando un approdo sicuro. Intanto le lacrime liberano amarezze e confusione, solcano il viso, lo trasformano. Non una speranza, seppur flebile, di squarciare il fitto velo che ammanta un cuore, impedendogli di sognare almeno per un'ultima volta.
Distesa sulla calda terra, ascolto il vociare delle fronde cullate da una brezza malandrina. Quanto azzurro sopra me e quanta pace. I miei pensieri si fondono ai ricordi ed è gioia, leggerezza, amore. Ieri e oggi; nuove consapevolezze vecchie malinconie. Mi son lasciata plasmare dal tempo; l'ho assecondato e oggi gli sono grata. Ora la mia mente respinge le illusioni, medita sui facili entusiasmi, costruisce forti corazze quando all'orizzonte si profilano insidiose linee oscure. Scorgo tra le foglie un timido raggio di luce; è un abbraccio, un sogno, una emozione che respiro con tutta me stessa.
Ora vivi tra le creature dell'immenso, dove la notte non cala mai. L'anima pura e nobile, tua unica guida, nel breve percorso della vita. Gli occhi sereni, il sorriso gioioso; dentro e attorno a te la pace. Danzi leggera, avvolta dalla luce, spirito d'amore, cuore vivo. Il buio è lontano e lontano è il dolore; lasciati cullare dal canto degli angeli. A te, Rita.
Salgo e scendo senza sosta, di giorno come di notte. Il cuore batte alto ma raramente di gioia. Temo l'attimo di felicità, l'illusione passeggera, preludio di lunghi istanti di paura. Temo l'uomo e il suo istinto incontrollabile, malvagio, distruttivo. Diffido di gesti e parole, di sguardi che riflettono buio. Volo alto, per poi subito precipitare; la terra mi illude per un momento per poi spingermi verso il limbo eterno.
Negli occhi di una creatura appena nata, leggo l'innocenza; in quelli di un vecchio, l'autentica saggezza. Agli occhi intensi di mia madre, rubo un po' di coraggio. Negli occhi pensierosi di mio Padre, vedo il mio Dio.
Agili e snelle, le verdi foglie fluttuano sinuose nell'aria incantata. La brezza le sospinge verso l'acqua che scorre leggera tra braccia sicure; un lungo cammino, per poi fondersi voluttuosamente all'azzurrità del mare. Nuove creature popolano l'immenso; si cercano, si amano. Nell'altro trovano se stessi.
Spiagge solitarie, testimoni e complici di amori vissuti sotto lo sguardo discreto del sole. Spiagge plasmate dal movimento eterno dell'acqua senza tempo. Spiagge illuminate dalla candida luna che dona immortalità all'anima.
L'emozione prepotente si impossessa dell'essere. Aprirsi... lasciarsi andare, non ponderare; leggerezza spudorata, ostentata, profonda autentica. Amore, passione dal tramonto all'alba; alba lieve, profumi speziati, avvolgenti e vivi. Linfa vitale non abbandonare gli esseri. Il giorno intanto incalza arrogante. Ora è rumore, vociare, materia razionale. Verso sera un velo di porpora avvolge uomini e mondi. Di nuovo vedo spegnersi le luci. Il cielo si popola di diamanti mentre l'universo si veste di mistero e passione.
Sento un soffio sfiorarmi la pelle. Brividi mi avvolgono mentre gli occhi vagano lontani. Battiti violenti di passione attendono di squarciare il velo dell'incoscienza. La mente concreta è lontana, svanisce, si disperde. Ora, tutto è purezza, verità, essenza. Non è un corpo ne una mente. Non è un sogno o una utopia. È una donna, una vita.