Scritta da: DANA
in Poesie (Poesie personali)
Bolle di parole
Parole affiorano
come grasse bolle
dall'acqua muta
una dopo l'altra
intermittenti
sbottano buffe
ma non ci sei più tu
a riderne con me.
Composta martedì 27 ottobre 2009
Parole affiorano
come grasse bolle
dall'acqua muta
una dopo l'altra
intermittenti
sbottano buffe
ma non ci sei più tu
a riderne con me.
Inchiostro torna indietro
cancella la parola fine
lava le rime sporche
e torna docile
in questa cannuccia fredda
riportami il calore di lui
nel dentro
risalendo tra le dita
riscalda questa mano
che non vuole più carezze
passando dal braccio
che cinge il nulla
disegna sul mio seno
un ultimo brivido
e raggiungi il cuore di poeta
e se non puoi far altro
riconducilo
al suo stato primitivo
di muscolo schiavo
di un battito senza gloria.
Imperfetto riguardo
il caldo nel letto
Di un altro naufragio
stupito è piacere
Costante diletto
un corpo due noi
Inadeguato pensiero
villano progetto
Giullare del tempo
che scherzi mi fai
Il sono contenta
non arriva mai
Stancante risveglio
perduta nottata
Come doccia gelata
hai increspato i miei poi
Resta un oggi suadente
ma l'incertezza del noi.
Vorrei non so perché
provare per un giorno
sentire che si prova
sapere che respiri
soltanto tu per me
mi chiuderei la bocca
ed anche le narici
certezza che non muoio
lo farai tu per me
abbandonarsi in toto
che sensazione strana
è oppio nel sapere
speranza ancora c'è
ma tu chi sarai mai?
Ancora non hai occhi
ne braccia ne profumo
sei notte senza luna
m'illumino per te.
Son foglia che trema
pensando al passato
alla catena
al filo spinato
ho paura non nego
tu sia differente
ma forse son io
non adatta al costante
è strana la mente
mi manchi e si sente
ma se penso al contrario
preferisco il presente.
Il vento carezza
la pelle del mare
a increspare i seni
dell'onda che viene
ridono le onde
e sfuggono a riva
scivolando, cadendo
ad esplodere esauste
incantata raccolgo
il loro piacere
sulle labbra
dei miei passi nudi.
La mano scorre morbida
come pennello
con la tua schiuma da barba
dipingo nuvole
nel cielo
del tuo pigiama grigio
tra le tue cose lasciate
trovo un nuovo senso
accarezzando
il vuoto di te.
Voglio essere filo d'erba
tra le pietre di un vecchio casale
Voglio essere filo d'erba
ostinata tra le fughe di cemento
Voglio essere filo d'erba
morbida sotto i piedi nudi
Voglio essere filo d'erba
che suona tra le tue labbra
quando mi pensi.
Ci sono giorni in cui le pagine
si scrivono da sole
altri in cui hai idee ma non riesci
a spalmarle sul foglio
giorni di pagine bianche
che ammiccanti si lasciano spogliare
esistono giorni in cui
le parole si nascondono tra le fibre
e non riesci nemmeno
a rileggere ciò che sei
Fortunatamente
ci sono giorni in cui non hai bisogno della carta
ma di una carezza e sai che arriverà...
magari sarà un turpiloquio
e accenderà anche il sorriso
di chi si scopre diverso.
Non ci sarò domani
se non sarà oggi il mio giorno
Non accarezzerò le tue rughe
se non stenderanno i miei sorrisi
Non scioglierò i tuoi inverni
se raccoglierò foglie morte
Non sacrificherò il mio sole
Per una luna muta
Non sarò seta
per una mano stolta.