Poesie preferite da DANA

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Scritta da: Franco Mastroianni

Quel che respiro

La mancanza di te la potrei definire un assurdo digiuno
il non potermi cibare
e respirar la mia pelle per cercar quel che resta del tuo dolce profumo.

La mancanza di te mi percuote
come vento che sbatte i miei giorni scuotendo le ore rendendole vuote.

La mancanza di te è voltare le spalle al tramonto
per cercare la tua direzione
la mancanza di te è quel attimo immenso
dove quel che respiro è fatto di immaginazione.
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    Scritta da: Franco Mastroianni

    I passi della gente

    Ho cercato strade nuove per confondere la mente
    fischiettando quasi come indifferente
    ho ingannato gli orizzonti
    mentre a terra i miei pensieri rimanevano schiacciati
    sotto i passi della gente.

    Ho lanciato molte occhiate chino sopra i cornicioni
    ma l'altezza mi ubriacava senza darmi spiegazioni
    quante volte ho immaginato di poter spiccare il volo
    lì seduto sopra i tetti lì da solo.

    Solo un attimo e la mente se né andata
    e il mio corpo è ancora lì... da solo.
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      Scritta da: Gaetano Toffali

      Notte triste notte nessuna

      Notte triste notte nessuna
      In cielo stelle non ce n'è
      Notte stanca notte barbona
      Nel caldo vuoto pieno di te
      Prendo la penna dolce carezza
      Gli occhi chiusi parlano lenti
      Adesso ti chiamo è la certezza
      Di quanto lontana sei tu da qui

      Notte lunga notte a passare
      Notte sola notte a pensare
      Per stare assieme non basta vino
      I sogni bagnano piano il cuscino.
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        Scritta da: Vera Somerova

        L'ultima pesca

        Il mare è verde
        Oggi.
        Un battello arranca
        Stancamente
        Tra le onde.
        Vorrebbe fenderle
        fieramente
        Domarle
        con la forza
        della gioventù
        perduta da tempo
        Rosseggia la ruggine
        dello scafo
        popolato
        da alghe
        e molluschi.
        Il fumo sbuffa
        Lento
        Dipingendo
        Nuvole grigie
        Qua e là.
        Un marinaio
        uscito da una vecchia
        pellicola
        Scruta l'orizzonte
        Il sole è alto
        E neanche un soffio di vento
        "Dove andiamo, vecchio mio
        in questa bonaccia schifosa?
        Neanche un ghiozzo,
        entrerà nella rete..."
        La barca scricchiola
        come le ossa
        del suo capitano.
        Sul lato destro
        riposa una sirena
        dai lunghi capelli
        verdastri
        Mezza mangiata
        dalla salsedine
        Mollemente adagiata
        Con l'occhio privo di pupilla
        osserva la stesa d'acqua
        malinconicamente.
        "Canta, Sirena!
        Il tuo vecchio è di nuovo
        nel mare
        E dicevano che
        Non potevo...
        Non ero in grado...
        Vecchio...
        Privo di forze
        e buono solo
        per l'ospizio
        a giocare a scala quaranta
        con quei rimbambiti...
        E dicevano
        che tu
        eri ormai andata...
        Un ferro arrugginito
        Da rottamare...
        Ed invece
        scivoli tra le pieghe
        marine
        Tintinni di conchiglie,
        profumi di pesca...
        Canta, Sirena!
        Ammalia il mio cuore
        Di libertà
        Per l'ultima volta.
        Non è tempo per omelie
        Non è la fine di un vecchio
        Mi permettano,
        Signorie vostre,
        un'ultima pesca,
        un piatto di paranza
        e poi...
        Ve lo prometto
        vado a letto.
        Spengo la luna
        Mi copro
        con il cielo stellato...
        E domani
        Il carro del sole
        Tra lingue di fuoco
        Nella sua corsa eterna
        Canterà un requiem
        Soavemente."
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          Scritta da: Marco Panizza

          Cronaca di un'assenza

          Ho ignorato la tua assenza
          come materia viva e presente
          ma invadevi il mio respiro
          con lui ti attendevo.

          Le mie ali basse
          dal tuo fermo vento.

          Poi un giorno il tuo sguardo
          così bello da uccidermi ancora
          così falso da non illudere un bambino.

          Forse eri solo il mio dolore
          la tua presenza d'assenza
          ma con la mia morte finita
          ti sono volato via.
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            Scritta da: Marco Panizza

            La musica non c'è

            E le fibre nella carta attendono la sfera che gli getta inchiostro
            mentre un fiore che non è
            la musica non c'è

            e la tastiera attende le dita e la tua mente
            quando non torna l'emozione scritta
            e il brivido non è
            la musica non c'è

            eppure tu la senti
            e ti scorre nel tuo mentre
            col colore delle parole
            quando un tuono nell'anima scrive
            e scrive nelle anime dove
            la musica non c'è

            ma vorresti suoni
            nelle immagini che scrivi
            in una distanza che non è
            la musica non c'è

            cercami le parole che suonano musica
            e dei violini tra le vocali
            dammi la musica mancante
            spegni l'agonia muta

            come acrobati senza direzioni
            dei giorni senza te
            come scrivere di te
            perché la musica non c'è
            in un'amore che non è...
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              Scritta da: Marco Panizza

              Istruzioni

              Ho perso le istruzioni per vivere con te
              non so dove le ho messe o se le hai rubate tu
              oppure volate via da questa monotonia
              che era sintonia
              che era un giorno nuovo non un alba in agonia

              ho perso le istruzioni per vivere con te
              quelle che dicevano sempre di parlarti piano
              di non sussurrarti invano il nome tuo seguito da "ti amo"
              che dicevan come
              sfiorarti lentamente
              i giochi che piacevano a te e alla tua mente

              ho perso le istruzioni per vivere con te
              non so dove le ho messe non le trovo più
              ridammele o cercale tu.
              Composta venerdì 20 settembre 1991
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