Poesie inserite da Daniela Cesta

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Scritta da: Daniela Cesta

Notte di gennaio

Sbuffa il vento tra la pioggia, la neve e la grandine
silenzio invernale in una notte di gennaio
che accoglie pensieri lontani e vicini, aleggiano
tra il cielo e la terra, come evanescenze che sussurrano,
pioggia battente e vento forte, ascolto l'urlo della foresta
arriva al mio cuore e lo fa sussultare di emozioni,
un inverno duro, si alterna tra nevi e piogge
sibila il vento, sferza violento sugli alberi e sui tetti,
ma è l'armonia della natura, canta, sussurra, travolge,
stagione fredda che sa come addolcire chi ascolta,
l'inverno ci fa capire il valore della vita, la sua immensità
il suo dolore, la sua solitudine, mentre gli angeli custodi
svolazzano a raccogliere le anime.
Composta sabato 23 gennaio 2021
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    Scritta da: Daniela Cesta

    Inverno

    Aria brumosa colori sfumati
    sotto il grigiore di pioggia e grandine
    ulula il vento forte nel semibuio
    di una miserabile giornata silenziosa
    la natura dorme tranquilla, protetta dal gelo
    mentre accanto al fuoco, ricordi lontani nella mente
    di giorni di luce estiva che riempivano il cuore,
    l'inverno avvolge noi e le nostre rimembranze,
    nel tempo che fugge insieme alla pioggia
    sensazione che arriva con il crepuscolo scuro.
    Amo l'inverno e il suo silenzio assordante.
    Composta martedì 29 dicembre 2020
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      Scritta da: Daniela Cesta

      Crepuscolo di fine novembre

      Scuro e freddo nell'orizzonte
      nel cielo pieno di nubi, nell'irreale silenzio
      che arriva al cuore, le foglie morte
      formano tappeti colorati,
      che frusciano sotto i piedi,
      in questo tempo malato della terra,
      inondata dal covid, tra i malati soli
      che hanno bisogno di respirare
      tra caschi e tubi, con occhi spalancati
      di terrore, senza poter parlare e coloro che
      passano non rivedono le loro famiglie,
      hanno solo Dio da chiamare.
      Mentre noi che stiamo rinchiusi a casa
      osserviamo l'autunno attraverso i vetri
      divisi, lontani, come sospesi tra
      un presente angoscioso,
      rimpiangendo il passato,
      sfiduciati verso il futuro.
      Vivere in una zona, così detta rossa!
      Pericolosa per le persone,
      perché troppi morti e troppi malati.
      La natura nella sua tranquillità
      sorprende, sconvolge, annienta,
      appare tranquilla e sorridente,
      come indifferente verso l'essere umano,
      condannato a subire un virus micidiale
      e strisciante, silenzioso come un killer
      che colpisce all'improvviso.
      Noi nella nostra solitudine, che serve
      per sopravvivere in una umanità,
      sguarnita, confusa, violenta.
      Ascolto il respiro di Dio, che sussurra
      attraverso la preghiera, il suo spirito
      è vicino a noi. La preghiera è la potente debolezza di Dio
      che smuove il suo cuore entrando nel nostro,
      stringendoci a lui.
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        Scritta da: Daniela Cesta

        Profumo di castagne

        Profumo di castagne arrostite
        sul crepitio delle fiamme del camino
        brillante nel semibuio, tra la tenue luce
        che entra dai vetri di un pomeriggio
        piovoso e nebbioso di novembre.
        Il chiarore sembra fuggire veloce
        come le nostre vite terrene,
        momenti, attimi, istanti, che passano
        senza che ce ne accorgiamo, perché
        noi ci sentiamo sempre gli stessi di sempre,
        mentre viaggiamo verso una eternità sconosciuta,
        con un fascino misterioso e infinito.
        Ogni nuovo autunno, ci costringe a meditare
        nell'oblio delle foglie che cadono,
        nella silenziosa ambiguità dei colori sgargianti,
        della natura che cambia.
        Essenza di castagne che ricorda
        la nostra infanzia accanto ai nostri cari
        che non ci sono più.
        Sensazione, grazia, incanto di un tempo lontano
        come attimo fuggente di luce prima della notte,
        come momento brillante di un tempo che fu,
        come emozione che avvinghia il cuore
        riempiendoci di calore e amore.
        Composta venerdì 20 novembre 2020
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          Scritta da: Daniela Cesta

          Ricordo di un lontano autunno

          Nel mio grembiule bianco
          con un bel fiocco azzurro
          posizionato sotto il mio mento,
          la mia cartella colorata,
          zompettavo sulle foglie cadenti
          di un autunno lontano.
          Amavo quel manto colorato e umido,
          immergevo i miei piedi trascinando le foglie fruscianti
          ed ecco venirmi incontro, le mie compagne delle elementari
          sorrideva la nostra innocenza davanti la scuola,
          corremmo al vicino negozio a comperare
          cartocci di farina di castagne!
          Profumo e gradimento di questa dolcezza
          che sulla lingua diventava poltiglia,
          bambine felici che si recavano a scuola
          sotto gli umori autunnali,
          mentre i maschi ci seguivano tirandoci le foglie morte.
          E li cominciava la guerra con le foglie, tra risa e farina dolce
          al suono della campanella entravamo in classe
          accaldati, con le guance rosse, la bocca sporca di farina
          e pezzetti di foglie secche tra i capelli.
          Oggi in questo tempo infausto,
          non si mangia più per la strada, fuori la scuola
          i bambini non conoscono la farina di castagne
          vengono accompagnati dai loro genitori,
          fermi come statue, timorosi, intimiditi
          vediamo solo i loro occhi tristi... mentre una mascherina
          gli copre la bocca e il naso.
          Composta martedì 27 ottobre 2020
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            Scritta da: Daniela Cesta

            Speciale sensazione

            Graffiano il cuore come le gocce di acqua
            che rigano i vetri della finestra autunnale

            sensazione malinconica di una stagione
            armoniosamente colorata, che arrossa le foglie

            mentre il vento e la pioggia le scuotono,
            impressione che serpeggia nello stomaco

            mentre gusti una tazza di tè, accanto al fuoco,
            una sensazione speciale, di questo tempo che cambia,

            silenzio e vibrazioni che la natura ci manda,
            pensieri innocenti che nutrono gli istanti particolari

            come attimi brillanti che passano sotto i nostri occhi,
            effetto vivo che rilassa l'animo, mentre il il mio sguardo arriva sulla

            montagna tra la nebbia e il cielo grigio, come magia evanescente
            tra il tepore delle fiamme, il ticchettio della pioggia

            e l'infinito piangente cielo.
            Composta mercoledì 7 ottobre 2020
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              Scritta da: Daniela Cesta

              Sensazioni di settembre

              Tempo incerto nel cielo e nell'anima
              sensazione che avvolge lo spirito
              e confonde il cuore come un timore
              serpeggia nelle vene, provocando angosciosi pensieri
              la solitudine è come un grande abbraccio protettivo
              che tutela dalle cattiverie di questo mondo.
              La cerco per sentirmi bene, soddisfatta e appagata,
              tra rocce e cespugli, rovi con grappoli di more
              sotto noci maestosi, carichi di frutta quasi matura
              respiro il loro soffio, ascolto le loro melodie
              in questi ultimi giorni di una difficile estate
              che lentamente cerca di andarsene,
              nella natura che mi avvolge con amore
              dove non esiste la solitudine.
              Composta martedì 15 settembre 2020
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                Scritta da: Daniela Cesta

                Pandemia

                Tempesta interna di un tempo strano,
                irriconoscibile, voglia di libertà
                di volare sulle ali del vento di settembre
                di raggiungere sentieri impervi e misteriosi
                sentirsi parte della natura e dell'orizzonte infinito,
                dentro note melodiose che avvolgono l'anima
                come uccelli crepuscolari silenziosi e osservatori
                lasciarsi trascinare dalle scie dello spirito nascosto
                dentro di noi, che scalpita come un cavallo selvaggio e irrequieto!
                In un mondo che non riconosco e non mi piace...
                la pandemia ha tirato fuori i nostri peggiori difetti,
                ipocrisia, egoismo, rancori e odi, la pandemia dividerà
                i popoli della terra sempre di più.
                Composta domenica 6 settembre 2020
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                  Scritta da: Daniela Cesta

                  Ricordi

                  in una giornata di giugno,
                  con la fine pioggerella che
                  leggera cade come gocce evanescenti
                  in una atmosfera surreale
                  evocando immagini fuori dalla realtà,
                  i ricordi invadono il nostro io
                  capisci l'importanza di momenti passati
                  vestigia, cimeli, evocazioni che appartengono
                  a noi stessi, la nostra storia personale,
                  sfuggono per anni, sembrano dimenticati,
                  ora sono diventati solo ricordi.
                  erano nell'oblio e come per incanto con il passare
                  degli anni ricompaiono!
                  Bella la vita.
                  Composta martedì 16 giugno 2020
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                    Scritta da: Daniela Cesta

                    Il mistero della notte del tra il 21 e il 22 maggio

                    Adoro il silenzio primaverile
                    nel momento del tramonto
                    il crepuscolo prende il mio cuore
                    e lo tiene sospeso in una incerta dimensione
                    melodia silenziosa che avvolge.
                    Aspetto la mezzanotte per ascoltare
                    il canto degli alberi, le sue celestiali vibrazioni
                    leggendaria e arcana storia, dei colossi verdi
                    armonia misteriosa, che si collega da albero ad albero
                    e fa il giro di tutta la terra, straordinario legame,
                    connessione, correlazione e dipendenza
                    di tutti gli alberi della terra!
                    Una tradizione di richiamo, da un piccolo paese italiano
                    da secoli... non si conosce l'origine, mistero di
                    un momento misterioso, la vibrazione che parte da una foresta
                    italiana e buia, nel cuore della notte di primavera
                    un segnale che avverte tutti i giganti della terra
                    che insieme canteranno, facendo vibrare, radici, enzimi
                    in armonia, stabilita dallo spazio e dal tempo,
                    criptico, enigmatico, come il mio amore grande, che avverto
                    per gli alberi, un segreto incomprensibile
                    che lega me e loro.
                    Nel buio della notte, appoggiata sotto una quercia maestosa
                    percepisco il suo calore, odo la sua protezione
                    i rumori nel buio profondo, mi intimoriscono, la paura sembra crescere,
                    ma toccando la corteccia la sento tiepida, qualcosa di invisibile
                    penetra dai pori della mia pelle, invisibili enzimi come piccole bolle
                    luccicanti, che entrano nel mio sangue e donano forza ed energia,
                    ascolto respiri o forse è solo la brezza del vento
                    ma l'energia fluisce e stordisce ogni corpo,
                    una tenue vibrazione che assomiglia al refolo del vento
                    ma più dolce, il segnale è partito, il soffio è sotto le radici
                    verso tutti gli alberi della terra, con un ordine: Cantiamo insieme!
                    Non si può comprendere, ma è verità.
                    Composta giovedì 28 maggio 2020
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